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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cervia

Afghanistan, l'assessora di Cervia: "Abbiamo il dovere di aiutare le persone in difficoltà"

L'assessora Brunelli: "Pronti ad accogliere e sostenere quanti stanno scappando dalla guerra e da un regime che ripudia i diritti inalienabili dell’uomo"

La situazione di crisi che sta sconvolgendo la popolazione dell'Afghanistan continua a destare preoccupazione anche nel nostro Paese. Sulla vicenda interviene anche l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Cervia Michela Brunelli: "L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cervia e la Giunta Comunale sono profondamente preoccupati per il popolo afghano, e in particolare per la condizione di donne e bambini, che in queste situazioni di conflitto, da sempre, subiscono le più gravi ripercussioni umane e sociali, finendo per essere la parte meno tutelata di una comunità. Le donne e i bambini afghani, come tutti i cittadini di quella popolazione, hanno il diritto di vivere in sicurezza e dignità. L’istruzione, il lavoro e la libertà di circolazione e di espressione sono diritti fondamentali di cui tutti dovrebbero poter godere. Oggi deve essere prioritario per ogni Paese prevenire qualsiasi forma di discriminazione e abuso".

"L’Italia - prosegue l'assessora - è una nazione che nella sua Costituzione ripudia la guerra e promuove la Pace e che ha sottoscritto e condiviso i più alti valori della libertà e dei diritti fondamentali dell’uomo. Uno Stato di diritto ha il dovere di tendere la mano e di aiutare i milioni di afghani che, se abbandonati a se stessi, oltre che essere privati delle loro libertà, corrono il fortissimo rischio di perdere la vita. Come parte di una comunità internazionale, nel nostro piccolo, siamo pronti a prestare loro assistenza sotto forma di aiuti umanitari e sostegno, così da garantire che la loro voce possa essere ascoltata".

"In virtù di questo, insieme ai tanti Sindaci dell’Emilia Romagna, abbiamo redatto una lettera che verrà inviata proprio oggi agli organi istituzionali preposti e alle alte cariche dello Stato, al fine di ribadire la disponibilità di ciascun Ente Locale, ognuno secondo le proprie possibilità, ad accogliere e sostenere quanti stanno scappando dalla guerra e da un regime che ripudia i diritti inalienabili dell’uomo - conclude Brunelli - con un’attenzione particolare rivolta ai bambini, alle bambine alle persone disabili e alle donne, alle nostre 'sorelle afghane', perché il loro grido d’aiuto non resti inascoltato".

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