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Cronaca Faenza

Intervento riuscito dopo l'infortunio per Dovizioso: ora inizia la riabilitazione

E' perfettamente riuscita l'operazione alla quale si è dovuto sottoporre Andrea Dovizioso, il portacolori della Ducati infortunatosi domenica sulla pista di Monte Coralli a Faenza

Il Gran Premio di Jerez De La Frontera in programma il 19 luglio, round d'apertura della stagione della MotoGp, non sarebbe a rischio. Il condizionale è d'obbligo poichè "la medicina non è scienza esatta". E' perfettamente riuscita l'operazione alla quale si è dovuto sottoporre Andrea Dovizioso, il portacolori della Ducati infortunatosi domenica sulla pista di Monte Coralli a Faenza nel corso della prima manche della gara di motocross del Campionato regionale Emilia Romagna. Il forlivese aveva scelto di gareggiare, col placet della Ducati, con l'obiettivo di tenersi in forma in vista del via della stagione di MotoGp post coronavirus.

Infortunio per Andrea Dovizioso (foto Massimo Argnani)

A tradire l'ex iridato della 125cc è stato un highside durante un atterraggio con la sua Ktm. Accortosi dell'infortunio Dovizioso è tornato ai box con il suo mezzo per poi farsi accompagnare all'ospedale di Forlì con una automobile privata. Una prima radiografia ha confermato quello che si temeva inizialmente, ovvero la frattura scomposta di clavicola dell'estremo sternale. Operato a Modena dal professor Giuseppe Porcellini, è stata ridotta con l'inserimento di una placca. "Dal punto di vista clinico le condizioni sono ottime", ha tranquilizzato Porcellini ai microfoni di Sky.

Ora inizierà una fase di riabilitazione per consentire a Dovizioso di presentarsi al meglio al round di Jerez. Col preparatore atletico Fabrizio Borra, lo stesso che segue Fernando Alonso, è stato stabilito un programma specifico di lavoro. "Dal punto di vista muscolare", ha chiarito il processore, "ce la farà. I motociclisti hanno qualcosa in più". Nella testimonianza raccolta dal giornalista Paolo Ianieri de "La Gazzetta dello Sport", Dovizioso non stava rischiando, consapevole che "il passo dei primi era nettamente più veloce del mio". Nell’impatto con lo sterrato ha battuto anche la testa, "per i primi secondi vedevo tutto sfocato".

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