Il falò in spiaggia finisce a bottigliate: sfregio da 17 punti di sutura

Il falò ferragostano è finito nel peggiore dei modi: a bottigliate. E' accaduto sulla spiaggia di Marina di Ravenna. Responsabile del tafferuglio un cameriere marocchino di circa 20 anni. Il giovane ha iniziato importunando alcune ragazze. E quando è stato allontanato, è tornato con un lettino e ha tentato di gettarlo sul falò ferragostano. E' stato nuovamente allontanato: ma a quel punto ha tirato fuori da uno zaino una bottiglia di vetro, l'ha spaccata per terra e ha sfregiato il giovane che lo aveva affrontato, un 19enne bolognese che ha così rimediato una ferita in faccia da 17 punti di sutura.

E' accaduto all'alba del 15 di agosto. Per niente un bel festeggiamento per il giovane ferito. In uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna la polizia ha arrestato il 20enne marocchino, idraulico, residente con la famiglia a Lido Adriano, sul litorale Ravennate, e ora impiegato come cameriere in un ristorante di Ravenna. Per il bolognese, prognosi iniziale di 15 giorni anche se il chirurgo non ha escluso che in faccia possano rimanergli segni permanenti dell'accaduto. Pure un secondo giovane della stessa comitiva è stato ferito a bottigliate dal marocchino mentre tentava di disarmarlo: in questo caso la prognosi è di otto giorni.

Il 20enne è stato bloccato verso le 5.30, subito dopo l'accaduto, da una Volante del 113 che lo ha individuato in spiaggia dalla maglietta imbrattata di sangue. Secondo gi inquirenti, era probabilmente ubriaco. L'imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Processo fissato a inizio ottobre per dargli modo eventualmente di risarcire i due giovani feriti. In quella sede dovrà rispondere di lesioni gravissime. E' stato rimesso in libertà con obbligo di dimora e divieto di uscire di casa la notte.