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Cronaca

Agorà 2019, ottimi risultati: "ecco le ragioni del successo"

Oltre 500 presenze, 16 tavoli di lavoro, 8 assessori fra regionali e del territorio, decine di volontari impegnati nella preparazione e nello svolgimento: sono alcune cifre di “Agorà2019, La parola alla cultura”

Oltre 500 presenze, 16 tavoli di lavoro, 8 assessori fra regionali e del territorio, decine di volontari impegnati nella preparazione e nello svolgimento: sono alcune cifre di “Agorà2019, La parola alla cultura”, l'iniziativa senza precedenti che si è conclusa ieri sera nelle “Artificerie Almagià”. Tre giorni per fare il punto sulla candidatura di Ravenna e della Romagna a Capitale Europea della Cultura 2019: «Abbiamo cercato di far incontrare persone e idee, intrecciare le proposte e le suggestioni di cittadini, di operatori culturali e delle istituzioni – commentano gli organizzatori – e pensiamo di esserci pienamente riusciti".

"E' stata una straordinaria occasione per tutti, al tempo stesso importante momento di sintesi ma anche nuovo punto di partenza, perché la quantità e la qualità della partecipazione ha dato un contributo fondamentale al processo preparatorio del dossier di candidatura, anche grazie al dispositivo creato assieme a Villaggio Globale", concludono gli organizzatori. Entro il 20 settembre infatti, le città che intendono partecipare al bando per il titolo di Capitale devono consegnare al Ministero per i beni culturali un documento di 80 pagine nel quale rispondere a una quarantina di domande su identità, percorso, programma, infrastrutture, budget, comunicazione; solo una quindicina di pagine è destinata, per regolamento, alle idee progettuali che la città candidata s'impegna a realizzare nel caso ottenesse il titolo. Uno sforzo di sintesi che, in questa prima fase, potrà già dare spazio ad alcune proposte presentate: soltanto una volta superata la pre-selezione, nella seconda parte dell'istruttoria, si potranno illustrare altri progetti, attingendo a quella vera e propria “banca della creatività” che è nata nel territorio, dai cittadini e per i cittadini, partendo dall'open call, passando per i gruppi di lavoro per arrivare alle tre intense giornate vissute all'Almagià lo scorso fine-settimana.

«Agorà – sottolinea Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna2019 – prima ancora di iniziare, e di dare gli ottimi risultati che ha poi effettivamente prodotto, poteva vantare un doppio primato: nessun'altra città candidata aveva finora organizzato qualcosa del genere, né ci risulta in programma; nessun'altra occasione aveva visto le città della Romagna collaborare in questo modo per disegnare politiche comuni.» Dato non marginale, perché il coinvolgimento dei cittadini è, con la dimensione europea, una caratteristica esplicita e prioritaria richiesta dal bando: « Agorà è stato dunque un ulteriore esempio di come il nostro lavoro risponda a tale requisito; e queste giornate piene di entusiasmo hanno confermato la giustezza del nostro metodo, un percorso di partecipazione e condivisione vero, concreto, ben più faticoso e complicato di qualsiasi procedura virtuale tanto di moda oggi. »

A questo proposito, è stato motivo di grande soddisfazione anche registrare da parte dei cittadini, che hanno iniziato già ad autoorganizzarsi via web, il desiderio di ripetere un'iniziativa simile.Agorà è stata promossa da Ravenna2019–Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Comuni di Rimini, Forlì, Cesena, Faenza e Area Faentina, Cervia, Russi, Unione Comuni Bassa Romagna; “Spazio ideativo partecipato” allestito e coordinato da “Villaggio Globale”.

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