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Cronaca

Al via il progetto di recupero e riutilizzo dei farmaci non scaduti

Giovedì si sono svolte presentazione e firma della Convenzione di “FarmacoAmico”, il progetto sperimentale per la raccolta separata e il riutilizzo dei farmaci non scaduti

Giovedì si sono svolte presentazione e firma della Convenzione di “FarmacoAmico”, il progetto sperimentale per la raccolta separata e il riutilizzo dei farmaci non scaduti. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale di Ravenna, dalle Associazione di volontariato AUSER, A.D.A e ANTEAS e dal Gruppo Hera, vede il coinvolgimento di numerosi soggetti locali quali la Caritas di Ravenna-Cervia, Ravenna Farmacie Srl, l’Associazione Titolari Farmacia della Provincia Ravenna e l’Ordine dei Farmacisti, per creare una rete solidale sul territorio. I farmaci raccolti verranno infatti riutilizzati dalla Caritas per la cura dei propri assistiti.

Le modalità di raccolta dei farmaci non scaduti

I farmaci in confezioni integre ed ancora in corso di validità, potranno essere depositati dai cittadini in  appositi contenitori bianchi messi a disposizione da Hera e situati all’interno delle farmacie comunali e private di Ravenna, aderenti al progetto. Tali contenitori sono ben distinti da quelli per farmaci scaduti, destinati allo smaltimento. I contenitori hanno caratteristiche tali da impedire a soggetti non autorizzati la possibilità di recuperare il materiale in essi inserito. Le Associazioni AUSER, A.D.A e ANTEAS, attraverso il proprio servizio di assistenza domiciliare, raccoglieranno i farmaci non utilizzati dai cittadini e presso gli studi medici, per poi consegnarli unitamente a quelli recuperati presso le farmacie, a Caritas per le successive fasi finalizzate al riutilizzo.

Per poter essere inseriti nel circuito di riutilizzo, i farmaci dovranno avere dei precisi requisiti, tra i quali essere in corso di validità e avere confezioni in uno stato perfetto di conservazione, con lotto e scadenza perfettamente leggibili. Sono ammesse confezioni integre, purché n corso di validità, anche se consumate parzialmente. I principi attivi presenti nei farmaci che si intendono utilizzare saranno principalmente: antibiotici, vitamine, mucolitici, dermatologici (creme). Saranno invece esclusi i medicinali che richiedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli di solo impiego ospedaliero e gli eventuali farmaci stupefacenti.

La partnership per la creazione di una rete solidale

La Caritas, seguendo precise modalità operative di stoccaggio, conservazione e riutilizzo prenderà in consegna i farmaci ed impiegherà nella cernita personale professionalmente competente, eventualmente supportato da esperti di comprovata esperienza nell’ambito del settore medico/farmaceutico. I farmaci ancora validi saranno inviati alla Caritas di Bucarest, salvo diversa destinazione che sarà comunque resa nota anticipatamente ai soggetti coinvolti nel progetto. Il loro utilizzo sarà effettuato sotto la stretta sorveglianza di personale medico e paramedico di lingua madre italiana o comunque avente una elevata padronanza  della lingua italiana.

Il Comune di Ravenna coordinerà le fasi del progetto e la rete di partner firmatari della Convenzione, mentre il Gruppo Hera oltre a mettere a disposizione i contenitori, svolgerà un’attività di supporto, quale gestore del servizio pubblico di igiene urbana. L’Azienda Farmacie Comunali e l’Associazione Titolari Farmacie Private promuoveranno e daranno informazione di FarmacoAmico, relativamente ai punti di raccolta presso le farmacie aderenti. Inoltre l’Ordine dei Farmacisti supervisionerà e fornirà consulenza specialistica alle attività di svolgimento del progetto.

FarmacoAmico rappresenta un’azione concreta per la prevenzione dei rifiuti, l’estensione del ciclo di vita dei beni e, soprattutto, il riutilizzo per la stessa finalità per cui sono stati concepiti. Si inserisce pienamente in un’esperienza concreta di responsabilità sociale condivisa a livello territoriale: istituzioni, imprese, società civile condividono un’iniziativa che coniuga la sostenibilità (meno rifiuti) e la solidarietà (più aiuti ai bisognosi).

 

 

 

 

 

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