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Cronaca Cervia

Al via un'indagine archeologica per scoprire la "Cervia Vecchia"

"Un progetto importante che ci aiuterà a recuperare nuovi tasselli di storia della evoluzione della città e del territorio e poggiare le fondamenta per lo sviluppo di un “parco archeologico"

Il Comune di Cervia, insieme all'Università di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e al Gruppo culturale Civiltà Salinara,ha avviato un percorso di indagine archeologica sul territorio cervese e il sito di Cervia Vecchia volto a meglio comprendere l’evoluzione del paesaggio storico e gli assetti del popolamento nel corso delle epoche passate.

L’indagine è stata presentata mercoledì pomeriggio nel corso di un incontro pubblico molto partecipato tenuto alle Officine del Sale. Presenti Mila Bondi e Marco Cavalazzi dell’università di Bologna, che hanno illustrato il progetto e dato informazioni sulla identificazione di alcune aree interessanti dal punto di vista archeologico in precedenza non individuate, Massimo Sericola che ha confermato collaborazione e supporto della Soprintendenza, il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore alla Cultura del Comune di Cervia Michele Fiumi che hanno espresso il grande interesse dell’amministrazione verso il progetto che oltre a portare nuove conoscenze in merito al paesaggio e alla storia della città offre importanti potenzialità per il coinvolgimento della cittadinanza e implementazione della offerta turistica.

“L'Amministrazione accoglie con grande favore questa opportunità. Ringrazio l’Università di Bologna e la Soprintendenza per il prezioso lavoro in sinergia avviato con il nostro comune - dichiara il sindaco Massimo Medri - Ringrazio per il supporto l'associazione Gruppo Culturale Civiltà Salinara per disponibilità e sostegno economico. Si tratta di un progetto importante ad ampio respiro che ci aiuterà a recuperare nuovi tasselli di storia della evoluzione della città e del territorio e poggiare le fondamenta per lo sviluppo di un “parco archeologico” che possa legare il patrimonio culturale disseminato in vari punti della nostra zona e costituire un nuovo e appetibile prodotto turistico, ma soprattutto a marcare in modo ancora più profondo la traccia della nostra la storia”.

L’iniziativa si inserisce in un progetto pluriennale avviato dal dipartimento di Storia Culture Civiltà nel 2002, con lo scopo di studiare il paesaggio storico della pianura ravennate. Fino ad ora ha interessato il comune di Ravenna (2002-2006), il territorio bassoromagnolo (2009-2019) e, da quest’anno il territorio, faentino e appunto quello Cervese. Per quanto riguarda il territorio rurale cervese, il progetto prevede inizialmente (primo anno) una ricognizione di superficie, che servirà ad approfondire e ad aggiornare le carte di potenzialità archeologica del territorio già esistenti e ad orientare i futuri interventi di ricerca. Le indagini saranno poi sviluppate nell’arco di almeno un triennio con modalità integrate e con diversi livelli di approfondimento, determinati dallo sviluppo delle indagini preliminari. Sarà oggetto di indagini sia non invasive che di scavo archeologico anche il territorio della città vecchia, posta al centro delle saline dove sorgeva il primo insediamento urbano cervese (abbandonato nel XVII secolo) e i primi edifici legati alla produzione e alla difesa del sale ovvero i magazzini e la rocca. Il progetto, oltre alla definizione dell’antico paesaggio, del posizionamento dei nuclei a densa intensità di popolamento e alla loro evoluzione nel corso dello sviluppo del territorio, prevede una serie di attività di divulgazione e valorizzazione dei dati con percorsi didattici, allestimenti, pubblicazioni su riviste specializzate e percorsi espositivi.

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