Al Villaggio del Fanciullo un progetto per la deradicalizzazione islamica nelle carceri
L’obiettivo specifico è quello di dare vita a un programma di riabilitazione post detenzione che riguardi i detenuti segnalati come maggiormente “a rischio” di radicalizzazione islamica
La Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo ospita lunedì e martedì nella sede di Ponte Nuovo il meeting iniziale di un importante progetto europeo denominato “Fair – Fight Against Inmate Radicalization”, che associa dieci partner di nove nazioni europee (Italia, Slovenia, Olanda, Malta, Portogallo, Romania, Ungheria, Lituania, Finlandia), e di cui la fondazione stessa è ideatrice e lead partner. Il responsabile scientifico è il sociologo bresciano Claudio Renzetti. Il progetto, che avrà durata biennale ed è finanziato dal programma europeo “Justice” per un milione di euro, si propone di articolare interventi per la deradicalizzazione islamica all’interno delle carceri: tramite iniziative di formazione per operatori carcerari, e tramite apposite “interviste” ai detenuti segnalati come maggiormente “a rischio” di radicalizzazione islamica. Al termine, l’obiettivo specifico è quello di dare vita ad un programma di riabilitazione post detenzione che riguardi appunto questa tipologia di detenuti. In Italia, il progetto verrà portato avanti all’interno di tre istituti carcerari: quello di Forlì, quello di Bologna e quello torinese delle Vallette.
“Siamo molto soddisfatti perché l’Unione Europea ha riconosciuto l’interesse della nostra proposta e l’ha inserita fra i progetti da finanziare – sottolinea Patrizio Lamonaca, direttore della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo e coordinatore di “Fair” - Con questo progetto, di cui è capofila, la Fondazione allarga la sua attività anche in ambito europeo, a dimostrazione di uno sforzo costante per crescere negli interventi di sostegno nei confronti di categorie svantaggiate di utenti”.