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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Alcol ed eventi pubblici, il prefetto risponde alle critiche: "Stiamo attenti agli eccessi e agli abusi"

Dopo le critiche rispetto alle raccomandazioni anti-alcol, arriva la replica deI prefetto De Rosa: "Forse qualcuno dimentica i troppi morti per le conseguenze degli abusi da sostanze alcoliche"

Nei giorni scorsi avevano attirato numerose critiche e commenti ironici alcune raccomandazioni espresse dal Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, nel documento operativo contenente le linee guida procedurali rivolte a promotori e organizzatori di manifestazioni ed eventi di pubblico spettacolo. Nel documento di oltre 40 pagine erano infatti presenti anche alcune norme comportamentali che chiedevano di "evitare nella denominazione e pubblicizzazione della manifestazioni e/o feste l’utilizzo di titoli o immagini  che richiamino prodotti alcolici (es., festa della birra, festa del vino)".

Ora De Rosa rispone alle critiche con una lettera. Come scrive il prefetto, il documento "contiene alla fine due paginette di 'buone norme comportamentali', da 'buon padre di famiglia' direi, che hanno l’intento, con nessuna finalità prescrittiva o sanzionatoria, di raccomandare agli organizzatori di eventi una corretta informazione, evitando possibilmente l’utilizzo di titoli o immagini che possano condurre ad un uso smodato o ad eccessi di prodotti alcolici. Qualcuno (non tanti per la verità) si è focalizzato solo su queste due paginette, ironizzando e quasi ridicolizzando il significato di queste 'buone norme'".

"Forse qualcuno dimentica i troppi morti per le conseguenze degli abusi da sostanze alcoliche, sulle strade e altrove, le liti e le risse che conseguono sovente agli eccessi o alla cosiddetta 'malamovida'. Basti citare che nel 2021 la Prefettura di Ravenna ha adottato ben 527 provvedimenti di sospensione di patenti per ebbrezza alcolica ed altre 22 sospensioni per uso di sostanze stupefacenti - prosegue il prefetto - Si può essere non d’accordo e da Prefetto e giornalista accetto tutte le critiche, ci mancherebbe. Fortunatamente siamo in un Paese dove ognuno può liberamente manifestare il proprio pensiero, ma stiamo attenti a minimizzare o peggio ancora ad ironizzare".

"Chiunque può chiamare gli eventi come ritiene, non c’è nessuna sanzione - ribadisce De Rosa - Ho ritenuto opportuno e doveroso chiudere la Direttiva con un sintetico elenco di 'azioni di prevenzione sui rischi da alcol correlati per un codice etico di comunità', per rispetto di quei genitori, familiari, amici  di tante giovani vite stroncate per gli abusi o gli eccessi da sostanze alcoliche. E a volte il linguaggio può essere educativo. Era mio dovere farlo, a margine di un Atto d’Indirizzo che ha come obiettivo quello di richiamare gli organizzatori sulle misure imprescindibili di 'Safety e Security' da adottare, come stiamo già facendo, ad esempio per il ìJova Beach Party 2022', per i prossimi grandi eventi che si terranno a Ravenna - conclude il prefetto - Anche in questo caso per prevenire i rischi e possibilmente prevedere anche l’imponderabile".

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