rotate-mobile
Cronaca Conselice

Acqua stagnante da giorni: primi casi di problemi intestinali in ospedale

Nelle acque putride e maleodoranti galleggia di tutto: non solo mobili e oggetti personali, ma anche cibo marcio, immondizia e carcasse di animali in putrefazione, oli e liquami delle fogne

Si registrano i primi casi di problemi intestinali tra le persone che sono state a contatto con l'acqua dell'alluvione, che da oltre una settimana ricopre alcune zone del Ravennate. Nelle acque putride e maleodoranti galleggia di tutto: non solo mobili e oggetti personali, ma anche cibo marcio, immondizia e carcasse di animali in putrefazione, oli e liquami delle fogne. La situazione più grave è quella che riguarda Conselice, dove la sindaca Paola Pula ha spiegato che quell'acqua - ormai stagnante e pericolosa per la salute - continuerà a invadere case, campi, negozi, aziende e strade per almeno un'altra settimana, tanto che la prima cittadina e il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa hanno invitato tutti i cittadini a lasciare le loro abitazioni.

Nei giorni scorsi, confermano dall'Ausl Romagna, una 69enne sfollata residente a Massa Lombarda si è recata al pronto soccorso dell'ospedale 'Umberto I' di Lugo dopo aver sviluppato un'infiammazione localizzata a livello dell'avambraccio. La donna, febbricitante, è stata poi ricoverata e le è stata diagnosticata una gastroenterite batterica. Si sta indagando per identificare il batterio responsabile dell'infezione. La donna, nei giorni dell'alluvione, aveva effettuato lavori di pulizia da acqua e fango intorno a casa.

In un secondo caso, un 46enne straniero residente a Bagnacavallo, anche lui febbricitante e con mal di stomaco, si è presentato al pronto soccorso di Lugo e lunedì sera è stato ricoverato in Medicina d'urgenza per un'irritazione a livello intestinale. Il paziente non risulta tra gli sfollati, ma ha partecipato ai lavori di pulizia post alluvione a Bagnacavallo. L'Ausl spiega che questa irritazione intestinale potrebbe essere stata provocata dall'ingestione di micro-organismi presenti nell'acqua stagnante, ma non si escludono altre cause.

Le raccomandazioni dell'Ausl

Quando l’alluvione impatta sul sistema fognario e sui reflui, infatti, c’è un maggiore rischio di contrarre infezioni a carico del sistema gastrointestinale, che si manifestano con vomito e/o diarrea. Per cercare di prevenire l'infezione l'Ausl, senza creare allarmismo, si raccomanda di non toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche di fango e, ogni volta che è possibile, lavarsi con acqua e sapone.

Per mettere in guardia la cittadinanza, inoltre, l'Azienda sanitaria ha diffuso un vademecum che contiene indicazioni e norme di comportamento sanitarie per i cittadini e i volontari coinvolti dall’alluvione, proprio perché le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute - tra i rischi principali le infezioni gastrointestinali e il tetano. È necessario essere in possesso di vaccinazione antitetanica in corso di validità (ultima dose di richiamo entro gli ultimi 10 anni). Lo stato vaccinale può essere verificato sul Fascicolo Sanitario Elettronico o in alternativa per i residenti in Romagna può essere richiesto tramite mail a vaccinazioni.ra@auslromagna.it.

Chi ha bisogno del richiamo puoi recarsi presso gli ambulatori vaccinali delle sedi di Lugo, Faenza, Ravenna e Cervia in orario di ambulatorio e senza appuntamento (Ravenna lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 8.30-12.30/ giovedì 14.30-17.00, Cervia martedì 14.30-17.00/ giovedì 8.30-12.30, Lugo martedì e giovedì 8.30-12.30/ martedì 14.30-17.00, Faenza lunedì, martedì e venerdì 8.30-12.30/ giovedì 14.30-17.00) o presso la Casa della Comunità di Conselice, dove nella mattinata di venerdì 26 maggio dalle 9:30 alle 13:00 sarà possibile effettuare la vaccinazione senza appuntamento, solo per i residenti nel Comune. A Solarolo la vaccinazione sarà effettuata in Piazzale Caduti sempre venerdì dalle ore 9 alle 13, a Sant’Agata sul Santerno in Piazza Umberto 1° sabato 27 maggio dalle ore 9 alle 14.

"Non parliamo di allarme, perché ovviamente le parole in sanità hanno un senso, parliamo di un'attenzione molto forte alla prevenzione", ha specificato Raffaele Donini, assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna, che stamane a 24 Mattino su Radio 24 è tornato sul rischio sanitario dovuto al ristagno delle acque. D'altra parte, ha detto Donini, le acque alluvionali "possono essere composte anche da reflui provenienti dai sistemi fognari o dalla presenza di sostanze chimiche, quindi la prevenzione per noi è essenziale. È opportuno applicare il vademecum dell'Ausl e fare il richiamo dell'antitetanica. Ma ripeto, ad oggi, noi non abbiamo una situazione di allarme - conclude l'assessore -, abbiamo una situazione di attenzione molto forte ovviamente, per la quale sono in atto tutte le procedure di prevenzione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acqua stagnante da giorni: primi casi di problemi intestinali in ospedale

RavennaToday è in caricamento