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Giovedì, 5 Ottobre 2023
Cronaca

Alluvione, il commissario Figliuolo firma l'ordinanza: 289 milioni per i lavori effettuati in somma urgenza

L’ordinanza consente sin da subito a tutti i soggetti attuatori interessati di procedere alle richieste di erogazione dei finanziamenti, che dovranno essere inoltrate alla Struttura commissariale per i successivi ristori

Questa mattina il Commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo ha inviato alle Regioni Emilia-Romagna e Marche l’ordinanza numero 6, con la quale vengono fornite le indicazioni per procedere al finanziamento degli interventi realizzati e da ultimare in regime di somma urgenza per far fronte all’emergenza  provocata dagli eventi alluvionali del maggio scorso.

Spese - per un totale di 289 milioni di euro - sostenute e anticipate dai Comuni, dalle Unioni comunali e dalle Province dei territori colpiti dalle alluvioni e dalle frane di maggio, dall’Agenzia interregionale per il fiume Po, da Ferrovie Emilia-Romagna, da Hera, Inrete, Terna, dalle Aziende sanitarie locali, da aziende di servizi pubblici locali e consorzi di bonifica.

L’ordinanza, già firmata in data 25 agosto, sarà efficace con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e consente sin da subito a tutti i soggetti attuatori interessati di procedere alle richieste di erogazione dei finanziamenti, che dovranno essere inoltrate alla Struttura commissariale per i successivi ristori.

Intanto giovedì Figliuolo incontrerà il presidente della Regione Stefano Bonaccini e i sindaci del territorio. "Sarà un incontro certamente utile perchè dovremo mettere in fila le cose da fare e da affinare. Ascolteremo ovviamente con attenzione il generale, con il quale la collaborazione è molto positiva", afferma Bonaccini alla vigilia del summit con il commissario a Bologna. Dall'incontro attendono delle risposte "tutte le parti sociali che mi hanno chiesto di incontrare il generale, che ringrazio per la consueta disponibilità".

Giovedì, prosegue il governatore, "avremo tutto il Patto per il lavoro e per il clima: dalle amministrazioni locali fino alle rappresentanze dei sindacati, del mondo dell'impresa, delle Università e delle professioni che saranno insieme perché abbiamo bisogno di capire come si intenda procedere, quali risposte arriveranno e anche quali proposte sottoporre all'attenzione del commissario, che poi ha bisogno della disponibilità del Governo per riuscire ad utilizzare risorse ad oggi ad esempio non disponibili". Come Regione, "certamente ribadiremo alcune cose tra le quali l'oggetto della lettera alla presidente del Consiglio, cioè il fatto di mettere immediatamente a disposizione del commissario quel miliardo di euro circa che non è utilizzato perché è evidente che se quello non viene messo a disposizione non sono quattro i miliardi per l'Emilia-Romagna in tre anni, ma diventano già meno di tre".

Poi c'è il tema del credito di imposta, "perché ha funzionato talmente bene durante la ricostruzione dopo il terremoto - ricorda Bonaccini - che tutti in questa regione si domandano com'è possibile che non venga accolta come proposta, perché serve a dare certezza e sicurezza a chi ha subito dei danni che ci sarà qualcuno, in questo caso lo Stato come accaduto negli anni scorsi per la ricostruzione post sisma, che si fa carico di dare garanzia che si possa ripartire e si possano rimborsare i danni al 100%".

“Voglio innanzitutto ringraziare Anci Emilia-Romagna e il suo presidente Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia – dichiara Massimo Isola, sindaco di Faenza che sarà presente all'incontro – per la particolare attenzione nei confronti di Faenza e della Romagna faentina. Il nostro territorio è il più colpito da questa tragedia e sconta conseguenze distintive molto più pesanti rispetto ad altri. Per questo credo meriti di essere rappresentato direttamente al Tavolo commissariale. Domani non andrò solo ad ascoltare ma per avanzare richieste precise e concrete. Intendo innanzitutto proporre una proroga almeno fino a primavera, della scadenza al 31 ottobre delle domande di saldo del CIS, il contributo di immediato sostegno. Faenza registra domande nell’ordine delle migliaia, non centinaia come gran parte degli altri Comuni alluvionati. Ciò si traduce in una maggiore lentezza nelle erogazioni e quindi nel fatto che diverse famiglie riceveranno il primo contributo di 3mila euro troppo a ridosso della scadenza di ottobre, costringendole a spendere e rendicontare gli acquisti in un arco di tempo brevissimo e con case non ancora agibili. È una preoccupazione diffusa di cui intendo farmi carico".

"In secondo luogo, chiederò che i lavori di ripristino dei danni lungo le arginature dei fiumi che ci espongono, in caso di forti piogge autunnali, a nuovi disagi, vengano velocizzati il più possibile. I faentini non possono vivere in angoscia permanente ogni volta che le previsioni meteo indicano piogge intense - continua Isola - Inoltre, ribadirò quando votato all’unanimità dal consiglio comunale e da altri Comuni: oltre alle proroghe, chiediamo l’azzeramento o una riduzione delle bollette e degli avvisi di pagamento delle utenze. Sarebbe paradossale che le famiglie, le imprese e le attività commerciali alluvionate dovessero farsi carico dei costi aggiuntivi dovuti all’utilizzo delle maggiori quantità di acqua per la pulizia degli spazi alluvionati e di luce e gas per favorire l’asciugatura delle abitazioni. Infine, auspico che venga messo al centro del confronto il tema dei risarcimenti al 100% passato un po’ in secondo piano dopo le promesse della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’immediatezza degli eventi. Oltre alle parole occorrono precise garanzie sulla messa a disposizione di nuovi fondi e l’individuazione delle relative procedure burocratiche che consentano a famiglie, imprese e mondo agricolo di poter contare su risorse certe per recuperare uno sguardo al futuro con un minimo di speranza e ottimismo".

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