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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Alunni iscritti alla prima 'dirottati' in un altro istituto: "Comunicazione tardiva, ora devono prendere due bus"

Una decisione che ha fatto infuriare alcuni genitori: "La comunicazione doveva essere data a gennaio al momento degli open day e relative iscrizioni"

Le future 7 prime classi dell'indirizzo tecnologico (cat e grafico) dell'istituto tecnico Morigia di Ravenna, per motivi legati alla gestione degli spazi, per l'anno scolastico 2021/2022 saranno collocate all'istituto Perdisa. Viceversa, gli studenti che nell'anno scolastico appena trascorso hanno frequentato le classi 1^A CAT, 1^B  CAT, 2^A CAT e  2^B CAT rientreranno all’istituto Morigia. Lo prevede una circolare datata 5 luglio e firmata dal dirigente scolastico Gennaro Zinno. Una decisione che ha fatto infuriare alcuni genitori: se il Morigia si trova infatti in via Marconi - a pochi passi dallo stadio e dall'ospedale - il Perdisa è situato invece più fuori, in via dell'Agricoltura, con tutte le conseguenze che questa posizione più periferica comporta.

"Ho fatto una segnalazione al dirigente scolastico che gentilmente si è premurato di ricontattarmi, ma purtroppo mi ha informato che le decisioni riguardanti le sedi scolastiche vengono prese dalla Provincia, che ha la gestione delle scuole e diritto di scelta dei locali per espletare le lezioni - spiega Monia, genitore di un futuro alunno dell'istututo - La comunicazione a mio avviso doveva essere data a gennaio al momento degli open day e relative iscrizioni, e non dopo aver ricevuto il pagamento del contributo scolastico, intuendo che questa decisione era già nota alla dirigenza 7 mesi fa. Molte famiglie avrebbero fatto la scelta dell’istituto superiore vagliando fra gli altri criteri anche il fatto di dover far prendere due autobus ai propri figli per raggiungere la scuola o attraversare l'intera città in macchina (visto che la Provincia non mette nemmeno a disposizione degli autobus che partano da via Marconi, sede della scuola, dedicati agli alunni di quelle 7 classi 'emarginate' per portarle al Villaggio Anic)".

"Dopo due anni di pandemia speravamo che le scuole fossero pronte ad affrontare questo rientro in presenza e sicuramente 'sbolognare' i ragazzi ad altro istituto non è certo l'alternativa più valida (anche se per le scuole la più veloce), considerando anche il fatto che all'interno dell'istituto Morigia vengono accolte sezioni di altri istituti che usufruiscono degli stessi spazi comuni mentre quegli stessi spazi potrebbero essere utilizzati per affrontare questa esigenza - conclude il genitore - Il dirigente mi ha detto che il sacrificio sarà solo per quest'anno, al che ho ribattuto che non si devono chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie italiane visto che in questi due anni hanno già affrontato sfide giornaliere notevoli (dad, acquisti di materiale tecnologico, mancanza di ferie/lavoro, famigliari perduti), ma si devono dare loro delle soluzioni e degli appoggi, non dirgli di organizzarsi a loro spese. Ho sottoposto queste stesse problematiche anche all’assessore Bakkali, ma la speranza di una risposta è stata naturalmente vana".

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