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Cronaca

Amianto killer al petrolchimico, la sentenza assolve quasi tutti

Nella tarda mattinata è arrivata la lettura della sentenza. Stupore e delusione tra i parenti delle vittime. L'avvocato Scudellari: "Amarezza dal punto di vista umano".

Una condanna a otto mesi, pena sospesa, e tante assoluzioni. Si è concluso così, con la lettura della sentenza da parte del giudice Milena Zavatti, il procedimento per l'amianto killer al polo petrolchimico di Ravenna. Tra lo stupore e la delusione dei malati e dei parenti di chi, a causa dell'amianto, ha perso la vita. Solo sei degli imputati sono stati condannati a otto mesi (pena sospesa) per lesioni colpose nei confronti di uno solo dei dipendenti. Gli stessi dovranno anche risarcire le parti civili: l'ammontare sarà determinato in sede civile. Tutti gli altri imputati sono stati assolti, sia per "fatti non commessi" sia per intervenute prescrizioni.

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Ora si attende il deposito della sentenza, che arriverà entro novanta giorni, per entrare nel merito delle decisioni prese dal giudice. Al termine della lettura, l'avvocato Giovanni Scudellari ha commentato così: "La delusione è ovvia, ma eravamo consapevoli che ci sarebbe potuta essere una sentenza di questo tipo, viste le tante assoluzioni degli ultimi anni in processi di questo tipo. E' chiaro che nessun risarcimento avrebbe ripagato le vittime di tanta sofferenza, ma resta l'amarezza dal punto di vista umano. Abbiamo comunque avuto la fortuna di avere un giudice di grande esperienza ed equilibrio e sicuramente le motivazioni della sentenza saranno fondate, anche se non le condivideremo. Ci tengo, comunque, a sottolineare la bravura del dott. Ceroni prima e della dott.ssa Gargiulo poi per come hanno condotto l'inchiesta".

Gli imputati, ai vertici dell’azienda Anic (poi EniChem) nel periodo 1957-1985, erano accusati a vario titolo di lesioni ed omicidio colposo. Il giudice Pier Vittorio Farinella, accogliendo le richiesta del pubblico ministero Guido Ceroni, aveva rinviato a giudizio ventuno persone. Inizialmente gli indagati erano 25, ma quattro sono morti durante la fase dell'indagine preliminare. Sono una settantina le parti civili ammesse, tra cui l'Inail e familiari di operai morti a causa dell'amianto. Sono stati esaminati 28 anni della storia del petrolchimico ravennate, dal 1957 al 1985.

M.A.1-8

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