rotate-mobile
Cronaca

Gli amministratori locali uniti per l'insufficiente numero di dirigenti scolastici

I sndaci e gli assessori alle politiche educative dei Comuni della Provincia di Ravenna sollecitano le Istituzioni competenti affinché affrontino il problema al più presto

Con una lettera indirizzata al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Ufficio Scolastico Provinciale, i Sindaci e gli Assessori alle politiche educative dei Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, S. Agata sul Santerno e Solarolo, hanno portato all’attenzione delle Istituzioni competenti e dei cittadini la grave situazione causata dall’insufficiente numero di Dirigenti Scolastici presenti sul territorio.

"Da diversi anni, infatti, a fronte dei pensionamenti che hanno visto collocati a riposo diversi dirigenti, non si e verificata la doverosa sostituzione con nuove nomine; si e quindi provveduto all’assegnazione di reggenze che dovevano essere una risposta emergenziale al problema, ma sono invece diventale la regola - viene evidenziato -. Nell’anno scolastico 2015/16 sono state assegnate 20 reggenze, questo si traduce nel fatto che ogni dirigente deve gestire due Istituti, a volte anche distanti fra loro. Dai dati dell’Ufficio Scolastico Regionale risultano 173 dirigenze assegnate sul territorio regionale, a oggi nessun concorso e stato bandito e sappiamo the a settembre la situazione peggiorerà con i nuovi pensionamenti previsti".

I sindaci vogliono esprimere la loro "preoccupazione per le conseguenze che questa scelta comporta: il dirigente ha la necessità di mantenere rapporti costanti e quotidiani non solo con il personale scolastico, ma con le famiglie, con gli alunni stessi e con il territorio, sia che si tratti dell’Amministrazione comunale che delle forme associative che sul territorio agiscono e con in scuola collaborano. Il disagio provocato da questa situazione viene avvertito e segnalato dai Dirigenti stessi, che avvertono la frustrazione per non poter svolgere al meglio la loro funzione di stimolo all’innovazione didattica ed educativa, dai docenti e da quanti hanno a cuore la scuola".

Continua il documento: "Vale la pena di ricordare che la normativa introdotta dalla Legge numero 59 del 15 marzo 1997 prevede per il Dirigente scolastico la gestione unitaria dell’Istituzione scolastica che legalmente rappresenta. Al dirigente, inoltre, spetta l’adozione di atti che impegnano l’istruzione verso l’esterno e la titolarità delle relazioni sindacali. In virtù della libertà di insegnamento dei docenti, della libertà di scelta educativa dei genitori e del diritto di apprendimento degli alunni, il dirigente deve:
promuovere interventi a garanzia del successo formativo attivare forme di collaborazione con le realtà culturali, professionali, sociali, economiche del territorio curare l’attuazione del Pof e il perseguimento degli obiettivi didattico formativi dell’istituzione".

"Un impegno notevole nei confronti della realtà umana e territoriale in cui è inserita l’Istituzione scolastica che difficilmente può essere svolto con una presenza temporale di qualche giorno a settimana, come sta avvenendo da alcuni anni per effetto delle reggenze". I sndaci e gli assessori alle politiche educative dei Comuni della Provincia di Ravenna sollecitano le Istituzioni competenti affinché affrontino il problema al più presto bandendo il nuovo e promesso concorso per la nomina dei Dirigenti Scolastici, oppure ricorrendo, in via straordinaria, all’istituto dei Presidi incaricati, come già avvenuto in tempi passati, dando così una risposta coerente con le linee improntate alla qualificazione del sistema scolastico impostate dal Governo Italiano.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli amministratori locali uniti per l'insufficiente numero di dirigenti scolastici

RavennaToday è in caricamento