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Cronaca

Anche Ravenna celebra la giornata del ricordo

Anche Ravenna celebra la giornata del ricordo, istituita dieci anni fa da una legge dello Stato per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano- dalmata

Anche Ravenna celebra la giornata del ricordo, istituita dieci anni fa da una legge dello Stato per conservare e rinnovare la memoria delle  vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano- dalmata. "Migliaia di persone furono uccise, centinaia di migliaia di uomini, donne, anziani e bambini furono costretti ad abbandonare non solo le proprie terre, ma anche a recidere le proprie radici, quelle della Venezia Giulia e della Dalmazia", esordisce il sindaco Fabrizio Matteucci.

"Quando penso ai profughi, a quei 250mila italiani costretti lasciare le loro case passate sotto il governo jugoslavo, penso alle  persone che ancora oggi, per ragioni  analoghe, devono lasciare la loro casa e il loro paese - chiosa il primo cittadino -. Quando penso ai morti  delle foibe, penso alle discriminazioni e alla profonda intolleranza ancora presente in molte parti del mondo. E penso anche che quando parliamo di migliaia di vittime innocenti tutto questo richieda innanzitutto la nostra ferma condanna  verso ogni forma di violenza e sopraffazione, qualunque sia la matrice ideologica che l’abbia generata.

Il Comune di Ravenna ha scelto di dedicare la giornata del ricordo all’approfondimento di quei fatti. Alla sala Muratori della biblioteca Classense (via Baccarini 3), la presentazione del volume “Radio Venezia Giulia – informazione, propaganda e intelligence nella ‘guerra fredda’ adriatica (1945 – 1954)” con l’autore, Roberto Spazzali, dell’Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia

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