lla mia nota di ieri: “PER RAVENNA 2019 NON SOLO ANIMAZIONE DA CAMPANILE”, ha risposto oggi il PD, sostanzialmente rivendicando entusiastico sostegno della cittadinanza locale “ai tanti eventi e ai tanti momenti di approfondimento che proprio la candidatura ha reso possibili” e mettendo in castigo il sottoscritto perché, a differenza di tutto il resto dell’universo cittadino politico e culturale, “pare limitarsi a muovere rilievi critici” e a ritenere che detti eventi valgano “poco o niente”. Non è esattamente così. Ho detto che le iniziative messe in cantiere da ottobre a questa parte, quali il trenino romagnolo, il gemellaggio con la candidatura di Matera, il cartellone pubblicitario all’aeroporto di Bologna, il potenziamento del sito web, ecc., magari valgono molto a livello provinciale, ma non sembrano avere respiro europeo. Ho peccato di lesa maestà o espresso una legittima opinione, che non mette in discussione l’impegno di tutta la città verso Ravenna 2019? Assicuro però di essere in larghissima compagnia. Se non si espone pubblicamente e politicamente, è perché in questa città non si respira un’aria di libera espressione culturale. Lungi dall’essere disfattista, chi non si limita ad applaudire al passaggio del re nudo offre piuttosto un contributo, questo sì costruttivo, affinché il sovrano non continui imperterrito a sfilare come se fosse meravigliosamente vestito.

Costruttivo sarebbe altresì l’anatema a carico di chi non tace per compiacere il potere politico se detto potere, a fronte di elementi di valutazione esposti con chiarezza, si scomodasse a contestarli nel merito, scendendo dal pero. Sull’asserito “contenimento dei costi” ho espresso, per esempio, dati che il PD non smentisce e sto chiedendo da mesi che, doverosamente, ne siano esposti altri non divulgati.

Credo, dunque, di svolgere un buon servizio per Ravenna 2019 continuando a preoccuparmi che, al riguardo, i soldi della città siano spesi bene e con oculatezza.

Alvaro Ancisi, capogruppo