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Cronaca

Ancora 248 dipendenti Ausl non vaccinati e sospesi in Romagna

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono 248 i dipendenti di Ausl Romagna che al 6 dicembre hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 211 lavoratori di comparto, 19 della dirigenza e 18 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 70 lavoratori di comparto, 6 della dirigenza e un convenzionato (per un totale di 77 sospesi); nel Cesenate 42 lavoratori di comparto, 6 della dirigenza e 3 convenzionati (per un totale di 51 sospesi); nel Forlivese 32 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 37 sospesi); nel Riminese 67 lavoratori di comparto, 7 della dirigenza e 9 convenzionati (per un totale di 88 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 1,5% nel Ravennate, 1,6% nel Cesenate, 1,4% nel Forlivese e 1,8% nel Riminese.

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