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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Salgono i contagi, ma il vaccino frena l'epidemia: "Un anno fa avevamo 1.200 casi in più"

Il direttore sanitario di Ausl Romagna: "Nello stesso periodo del 2020 si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 503 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6"

Aumentano i casi di Covid in Romagna sia in termini assoluti (+960) che percentuali. Nella settimana dal 15 al 21 novembre si sono registrate 2.775, con un tasso di positività ancora in crescita (6,0%, rispetto al 5,0% della settimana precedente) su un totale di 46.516 tamponi. Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 136 pazienti, di cui 12 in terapia intensiva.

Risulta del tutto evidente come questo aumento, abbia un andamento decisamente inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie alla diffusione della vaccinazione. Tornano ad aumentare anche i decessi che sono stati 13 negli ultimi sette giorni. Questa settimana si è verificato un focolaio nelle strutture ospedaliere. In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali (al 22 novembre 836.800 con prima dose e 755.843 con seconda dose e 85.867 con terza dose a cui vanno aggiunte 76.083 dosi somministrate dai MMG).

Andamento Covid settimana 15-21 novembre

Nella provincia di Ravenna i nuovi casi registrati in questa settimana sono stati 804, contro i 796 di Rimini, i 622 del territorio forlivese e i 553 del territorio cesenate. Cresce il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni ogni 100.000 abitanti, si supera quota 200 negli ambiti di Ravenna e Lugo, mentre resta al di sotto (unico in Romagna) il territorio faentino. Cala leggermente il numero dei decessi settimanali: sono state 13 le morti in Romagna nella settimana di riferimento (contro i 15 della precedente), nel dettaglio 2 a Ravenna, 4 a Rimini, 5 a Forlì e 2 a Cesena. Cresce però il numero dei ricoveri: sono stati 136 in una settimana, un aumento superiore al 24%.

Sul territorio ravennate si registrano due nuovi focolai nelle strutture socio-sanitarie. Sale a 45 il numero complessivo di classi in quarantena nella provincia di Ravenna (sono 42 nel Riminese, 33 nel Forlivese e 29 nel Cesenate), nel dettaglio si tratta di: 10 classi di scuola d'infanzia 3-6 anni, 26 di scuola primaria, 8 di scuola secondaria di primo grado e 1 di scuola secondaria di secondo grado.

“Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna - i dati confermano una maggior circolazione del virus, che si traduce in un aumento delle nuove positività e dell’occupazione dei posti letto, in particolare nei reparti Covid ordinari. In una fase di recrudescenza come quella a cui stiamo assistendo ora, ovunque, è necessario accelerare sulle terze dosi del vaccino ma anche insistere sulla somministrazione delle prime e seconde dosi perché i vaccini sono il modo migliore per frenare l’epidemia e metterci al riparo dallo sviluppo della malattia nella sua forma più seria. E a chi avesse ancora dubbi sull’efficacia delle vaccinazioni, dico di osservare con attenzione i dati di oggi rispetto a quelli della stessa settimana dell’anno scorso, quando eravamo per di più in presenza di forti restrizioni. Un anno fa avevamo 3969 nuovi casi rispetto ai 2775 attuali, si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 503 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6". 

"Non c’è dubbio - conclude Altini - la differenza più significativa oggi è riscontrabile nella malattia grave grazie all’effetto della protezione del vaccino. Ma allo stesso tempo, contano eccome anche tutte le misure di prevenzione individuali: continuiamo ad osservarle con rigore, siamo in una fase delicata, in cui molto dipende da noi e dai nostri comportamenti. Il ritorno passo dopo passo alla vita di relazione pre-covid nella sua interezza  è direttamente proporzionale alla percentuale di popolazione che aderirà alla campagna vaccinale. Di fronte alla sfida che la realtà ci propone dobbiamo comportarci come una comunità (l’apporto del singolo al valore per tutti)”.

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