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Cronaca Cervia

Annullamento della concessione, Marina di Cervia vince in tribunale contro il Comune

In particolare i giudici amministrativi entrando  nel merito della vicenda hanno scritto di “concordare integralmente con quanto sostenuto dalla ricorrente Marina di Cervia”

Sulla vicenda che vede contrapposti Comune e la società 'Marina di Cervia', arriva una prima sentenza: il Tar Emilia Romagna con prima sentenza di merito del 24 luglio 2017, immediatamente esecutiva, ha dato ragione alla 'Marina di Cervia' difesa dagli avvocati Carlo Comandè e Angelo Capparelli. Il tribunale ha annullato gli atti comunali che avrebbero illegittimamente aumentato del 310,4% i canoni demaniali della società. 

In particolare i giudici amministrativi entrando  nel merito della vicenda hanno scritto di “concordare integralmente con quanto sostenuto dalla ricorrente Marina di Cervia”. Pertanto con effetto immediato sono divenuti illegittimi e nulli  i canoni  demaniali che costituiscono l’unico motivo del provvedimento di  decadenza che il Comune di Cervia ha “inflitto” a Marina di Cervia.  Continua la società, in una nota: “Come sempre sostenuto da Marina di Cervia emerge ancora una volta  il corretto operato della società  che ha legittimamente pagato i canoni demaniali previsti dall’atto concessionario. Si precisa che il Tar Emilia Romagna - come la Corte Costituzionale - hanno stabilito che vi sono due tipi di concessionari: la Marina di Cervia, a cui non si può applicare la l. 296/2006, perché  titolare di un diritto superficiario delle opere di difficile rimozione, che la medesima società  ha costruito  sul suolo demaniale: e cioè  l’attuale Porto Turistico costituito da moli, pontili, fabbricati, parcheggio, piazzali ecc , sui cui  lo Stato non ha alcuna proprietà e disponibilità, e men che meno il Comune di Cervia; dall’altro i concessionari cosiddetti “pertinenziali” che occupano beni di proprietà esclusiva dello Stato (ad esempio gli stabilimenti balneari con opere di facile rimozione), cui dal 2007 deve essere applicata la predetta legge”.

Ed infine: “Si fa presente che in precedenza anche il Tribunale di Ravenna in sede civile, con ordinanza  del 20 giugno 2017  aveva “sospeso” l’illegittima richiesta dei canoni demaniali,  ora dichiarati nulli dal Tar Emilia Romagna, motivando che gli importi ivi contenuti erano verosimilmente errati”.

LA REPLICA DEL COMUNE - Recita una nota del Comune di Cervia: "Il TAR Lazio con una recentissima pronuncia ha dichiarato la propria incompetenza a decidere in merito al ricorso sull'affidamento temporaneo del Porto turistico a favore del foro bolognese. Pertanto ad oggi la gestione temporanea della struttura portuale è del tutto legittima ed efficace. In merito alla vicenda dei canoni demaniali il TAR Bologna ha confermato che gli stessi non possono essere calcolati secondo parametri di mercato. L'amministrazione comunale infatti aveva utilizzato le tabelle ministeriali e sulla base di queste rielaborerà il calcolo dei canoni dal 2007 al 2010, esplicitandone nel dettaglio i criteri, e sostanzialmente confermando gli importi che Marina non ha tuttavia mai pagato". 

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