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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aperto l'anno giudiziario 2015: Ravenna il rito monocratico più veloce in Emilia Romagna

Alla cerimonia erano presenti le massime autorità civili e militari della nostra città, dal nuovo prefetto, al presidente del tribunale, dal procuratore capo della Repubblica al presidente dell’ordine degli avvocati

Si è svolta sabato mattina nella sede della Corte d’Appello di Bologna l’apertura dell’anno Giudiziario per il 2015. Il presidente Giuliano Lucentini ha relazionato sull’amministrazione della giustizia nel distretto dell’Emilia Romagna nel 2014. Alla cerimonia era presente il vicesindaco Giannantonio Mingozzi che dichiara: “Mi fa piacere rilevare che nonostante durata dei processi sia ovunque aumentata, arrivando a una media di oltre 300 giorni, il tribunale di Ravenna  sia stato citato per il rito monocratico come il più celere della regione, con una durata media di 156 giorni. Pur essendo aumentato il numero dei procedimenti civili e penali a Ravenna, è importante sottolineare che, da noi, l’amministrazione della giustizia, come del resto ha evidenziato la recente classifica del Sole 24 ore, rappresenta un elemento di qualità per l’intera società ravennate".

A livello regionale, i procedimenti civili iscritti hanno raggiunto la cifra di 4.095 con un aumento del 5 per cento rispetto all’anno passato, mentre per il circondario di Ravenna i procedimenti presso gli uffici dei Giudici di pace sono diminuiti del 7 per cento rispetto al 2014, passando da 5.400 a 4.900. In questo quadro cresce il numero anche dei procedimenti civili iscritti che riguardano separazioni e divorzi, rispettivamente 679 e 481 nel 2014. "E’ positivo il giudizio sulla produttività della Procura della Repubblica della nostra città pur registrando un aumento del 12 per cento dei procedimenti penali iscritti, da 8.100 a 9.100", afferma Mingozzi.

"Apprezzo - conclude il vicesindaco - che sia stato più volte citato il ruolo dell’Università e la formazione di nuovi avvocati perché Ravenna è sede di una importante facoltà di Giurisprudenza. Da alcuni interventi è emersa la necessità di applicare un maggiore rigore nei criteri di accesso alla professione forense”. Alla cerimonia erano presenti le massime autorità civili e militari della nostra città, dal nuovo prefetto, al presidente del tribunale, dal procuratore capo della Repubblica al presidente dell’ordine degli avvocati.   

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