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Cronaca

Appalti e legalità: il Comune firma un accordo con i sindacati

Il documento, contenente le linee di intesa su appalti e legalità, si propone come generale punto di riferimento nella predisposizione delle gare d’appalto da parte dell’amministrazione comunale

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno siglato giovedì mattina in municipio un documento contenente le linee di intesa su appalti e legalità, che si propone come generale punto di riferimento nella predisposizione delle gare d’appalto da parte dell’amministrazione comunale. Il documento, che è stato ampiamente discusso prima di giungere alla stesura definitiva, è frutto di una convergenza sull’importanza di alcuni istituti in materia di appalti pubblici e predetermina principi base di riferimento per lo sviluppo di futuri protocolli di legalità.

“Questo protocollo, avviato nella passata legislatura – commenta il sindaco Michele de Pascale – accoglie importanti sollecitazioni, che condividiamo, da parte dei sindacati e contenute anche in un Ordine del giorno, proposto da Sinistra per Ravenna, approvato dal Consiglio comunale con un consenso molto largo; oltre a quelli di tutta la maggioranza, ha ottenuto anche i voti di parte dell’opposizione e nessun voto contrario”.

Cosa dice l'accordo

Attraverso le linee guida, l’accordo si pone l’obiettivo di rafforzare strumenti e modelli organizzativi in grado di garantire legalità, contrasto alle infiltrazioni mafiose, regolarità del lavoro e tutela dell’occupazione; questi principi, che sono già cardine dell’attività politico-amministrativa del Comune di Ravenna, trovano nel documento ulteriore occasione di affermazione e di sostegno. Tra gli obiettivi comuni concordati con i sindacati, la promozione del lavoro regolare, la coesione sociale e l’efficienza nella realizzazione e nello sviluppo delle procedure per l’assegnazione di lavori, servizi e forniture pubbliche; la creazione di uno sviluppo compatibile con l’ambiente sostenibile finalizzato a incrementare l’occupazione e l’innovazione tecnologica e organizzativa; il contrasto al lavoro nero e a qualsiasi forma di lavoro irregolare sostenendo quindi l’inserimento nelle gare d’appalto del recepimento dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore. Altri aspetti rilevanti riguardano la promozione del metodo di aggiudicazione cosiddetto “dell'offerta economicamente più vantaggiosa”, rispetto a quello dell’offerta con il criterio del massimo ribasso;  l’applicazione della clausola sociale che prevede la continuità di occupazione per il personale, in caso di cambio di appalto, ll’incentivazione alla partecipazione delle piccole e medie imprese alle gare d’appalto attraverso l’adozione della politica dei lotti funzionali autonomi per quanto compatibili con l’obiettivo della gara. Le linee d’intesa, in vigore da oggi, durano e sono valide fino a revisione o revoca, salvo adeguamenti dovuti ad evoluzione normativa.

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