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Cronaca

Mini appartamenti e housing temporaneo: dal Pnrr nuove strutture per il sostegno delle persone 'fragili'

L'ex scuola di San Michele ospiterà gli alloggi per gli anziani, mentre l'ex Cim offrirà spazi temporanei per chi è senza fissa dimora. L'assessore: "Risultati importanti, ma la questione sociale deve tornare al centro del dibattito pubblico"

Dal recupero dell'ex scuola di San Michele, alla riqualificazione del vecchio Centro di igiene mentale (Cim), passando per percorsi di autonomia e altri investimenti legati alla gestione corrente. Ammonta a 6 milioni e 115mila euro la cifra relativa ai finanziamenti dichiarati ammissibili dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nell’ambito del Pnrr in relazione alle manifestazioni di interesse espresse dal Comune di Ravenna all’interno della cosiddetta missione 5 “Inclusione e coesione”, per servizi e interventi che riguardano il distretto socio sanitario di Ravenna.

"Una missione su cui il Comune puntava molto e che conteneva interventi importanti - afferma l'assessore alle Politiche sociali di Ravenna Gianandrea Baroncini, che però non nasconde una certa amarezza rispetto al contesto nazionale - C'è molta preoccupazione per la situazione e mi pare che non ci sia nel dibattito pubblico, nè tantomeno nelle previsioni della finanziaria del Governo, la giusta considerazione di una questione sociale che meriterebbe ben altre attenzioni. Ci sono segnali brutti dal punto di vista di una regressione culturale rispetto a temi centrali come la povertà e l'assoluta insufficienza dei finanziamenti di tutti gli strumenti di presa in carico dei bisogni. Detto questo, almeno rispetto  al Pnrr raccogliamo risultati importanti".

I progetti finanziati nel Ravennate

Grazie al Pnrr Ravenna ottiene grandi fondi per sviluppare l'ambito socio-sanitario del territorio, a cominciare "dall’atteso recupero della ex scuola di San Michele come comunità alloggio per l’autonomia degli anziani non autosufficienti", rileva Baroncini. Si tratta di un finanziamento di 2.46 milioni sull'ex scuola dell'infanzia Zaccagnini in via Faentina 360 che dovrebbe portare alla realizzazione di una serie di mini appartamenti con spazi comuni in cui si potrebbe ospitare una ventina di anziani e sperimentare anche servizi domiciliari di assistenza potenziati e telemedicina. 

In arrivo anche nuovi spazi e un ampliamento dei servizi di “bassa soglia” con il polo di via Torre, nei pressi del centro iperbarico, su cui ricadranno interventi di 'housing first'. Interventi, come spiega l'assessore, "da attivare in situazioni di povertà estrema", per i quali sono stati ammessi finanziamenti per 710.000 euro. Sempre in via Torre sono previsti anche interventi di housing temporaneo e funzionamento delle cosiddette 'stazioni di posta', ovvero luoghi adibiti all’erogazione di servizi primari quali mensa, servizi igienici, deposito bagagli e ritiro corrispondenza, per 1,09 milioni di euro. Per il polo di via Torre, che trova spazio nell'edificio dell'ex Cim è dunque previsto un doppio intervento per un totale di 1,8 milioni. Qui i lavori, già aggiudicati, saranno suddivisi in due stralci che insistono e si sviluppano sullo stesso edificio.

Baroncini rende noto che dal Pnrr arrivano fondi "anche rispetto ai percorsi di autonomia delle persone con disabilità - attraverso - progetti individualizzati riguardanti la casa e il lavoro". Con un importo complessivo pari a 1,43 milioni, suddiviso in due blocchi da 715mila euro, è stato ammesso ai finanziamenti, l'intervento su un appartamento individuato nel patrimonio dell’ente a Mezzano, in via F.lli Cervi 26. Un altro intervento da 715mila euro interesserà invece Casa Canterini a Russi.

Una serie di opere che dovranno essere terminate entro i tempi fissati dal Pnrr, ovvero entro la fine del 2026. "Tanti investimenti, quindi, ma ammessi anche alcuni filoni legati alla gestione corrente e nello specifico a progetti sociali di sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini con un finanziamento ammissibile di 211.500 euro - aggiunge l'assessore - Insieme agli altri comuni della provincia, è stato inoltre centrato anche un finanziamento di 330.000 euro complessivi per il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione con capofila il distretto delle Bassa Romagna. Nelle stesse modalità, con distretto capofila quello di Ravenna, è stato dichiarato ammissibile un contributo di 210.000 euro per il rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del 'burn out' tra gli operatori sociali".

"Centrare gli obiettivi su tutti i filoni di finanziamento disponibili è un risultato che gratifica il nostro impegno di questi mesi - conclude Baroncini - Un primo passo costruito grazie al lavoro del personale del Servizio, dell’Azienda Sanitaria e ad un lavoro di coordinamento comunale con gli uffici patrimonio e lavori pubblici. Vedere premiate le progettualità che avevamo costruito in un percorso molto intenso di 14 incontri, che ha coinvolto tutti i soggetti istituzionali e l’associazionismo, è un elemento davvero incoraggiante e allo stesso tempo sfidante in un momento in cui i bilanci degli enti pubblici sono in grande difficoltà e sofferenza anche sul versante della capacità di erogare servizi.  quando invece ci sarebbe davvero bisogno di risposte ai bisogni vecchi e nuovi".
 

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