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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Faenza

Apprendere attraverso l'ambiente: in una scuola di Faenza si insegna con il modello 'Dada Logica'

Un modello di insegnamento, quindi di apprendimento, innovativo che coniuga i programmi ministeriali con le competenze derivanti da processi esperienziali ed emozionali

Un modello di insegnamento, quindi di apprendimento, innovativo che coniuga i programmi ministeriali con le competenze derivanti da processi esperienziali ed emozionali. E’ il percorso "Dada Logica" che da settembre sarà attivato anche in una scuola di Faenza, la prima in città a dotarsi di un percorso di questo tipo (l’istituto di riferimento per l’Emilia-Romagna è l’I.C Modena 3).

Si tratta di una classe di prossima costituzione al Pirazzini facente parte dell’istituto comprensivo Matteucci, e il progetto sarà presentato sabato mattina alle 11.30 nel corso dell’open day dalla dirigente Nicoletta Paterni. “Crediamo tantissimo in questa metodologia - afferma la preside -, la scuola ha urgenza di fornire apprendimenti significativi e i bambini al termine del percorso scolastico usciranno con delle competenze anche relazionali e sociali rispetto ai grandi temi come l’ambiente e la solidarietà”.

Nello specifico "Dada Logica" è un modello d’insegnamento messo a punto da alcuni dirigenti e insegnati della scuola primaria e si basa sull’outdoor education, sui principi derivanti dalle recenti ricerche neuroscientifiche, sulla psicologia relazionale e sulle esperienze multisensoriali e metacognitive con approccio gestaltico. “In questa visione di apprendimento - sottolinea la dirigente dell’I.C. Matteucci - il bambino viene messo al centro del processo di apprendimento, nella consapevolezza del fatto che si impara in una situazione di benessere, attraverso le emozioni e l’esperienza. Si parte quindi da una didattica laboratoriale ed esperienziale per poi trasformare il processo cognitivo soggettivo nel rispetto e nel supporto di tutte le intelligenze. Tutto questo in una dimensione di spazi che siano funzionali all’apprendimento, dinamici, flessibili, accoglienti, dove la cura e il benessere siano il momento iniziale dell’esperienza cognitiva”.


Così l’aula tradizionale, e il corridoio, avranno una specifica valenza trasformandosi in ambienti di apprendimento colorati e polifunzionali, all’interno (o all’esterno perchè è prevista anche attività all’aperto) dei quali anche le classiche materie saranno insegnate “con una didattica trasversale e differenziata”. Per questo motivo anche i docenti da settembre “stanno partecipando a specifici corsi di formazione su quelli che sono i principi e i valori della metodologia Dada e su esempi di di buone pratiche - conclude Paterni -. Ovviamente i percorsi e le unità di apprendimento saranno poi stabiliti dal team di docenti. Ogni insegnante declinerà i valori e i pilastri di questo modello attraverso percorsi che mettano al centro la metodologia laboratoriale, esperienziale ed il benessere dei bambini”.

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