rotate-mobile
Cronaca

Approvato il reddito di solidarietà, Bagnari (PD): “Un aiuto concreto e attivo a chi è in difficoltà"

Nei primi nove mesi del 2016 si è fermata al 7,1%, registrando un -0,4% rispetto a luglio. Nel terzo trimestre dell’anno gli occupati sono saliti del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015, un dato che riporta la situazione al di sopra del livello di occupazione pre-crisi (3^ trimestre 2008).

È di questi giorni la notizia che la disoccupazione in Emilia-Romagna è scesa in maniera consistente. Nei primi nove mesi del 2016 si è fermata al 7,1%, registrando un -0,4% rispetto a luglio. Nel terzo trimestre dell’anno gli occupati sono saliti del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015, un dato che riporta la situazione al di sopra del livello di occupazione pre-crisi (3^ trimestre 2008).

“Per quanto si tratti di dati importanti e incoraggianti – puntualizza il Consigliere regionale Mirco Bagnari - ci sono altri indicatori che ci dicono che non possiamo fermarci ma che dobbiamo continuare a lavorare con attenzione e determinazione per la nostra comunità. Il dato relativo al tasso di famiglie che vivono in situazione di povertà assoluta, infatti, e ci dice che il 3,7% delle famiglie in Emilia – Romagna (73.839) si trova in questa situazione drammatica.”

“Sono dati di una portata allarmante – prosegue Bagnari – che spaventano, che fanno riflettere e che, soprattutto, ci mettono davanti all’urgenza di un’azione incisiva e di larga scala. Dal 2 Settembre del 2016 il Governo ha attivato il SIA – Sostegno per l’inclusione attiva che è un grande passo avanti ma non è abbastanza.”

“La Regione Emilia-Romagna ha approvato nella seduta di ieri dell’Assemblea Legislativa la nuova legge sul RES, il Reddito di Solidarietà – afferma Bagnari – che dà vita ad uno strumento che è un vero e proprio patto sociale tra istituzioni e cittadini. Il RES, infatti, non è l’ennesima forma di assistenzialismo né l’ennesimo bonus una tantum ma un intervento strutturale e universalistico.”

Il RES prevede un contributo mensile pari un massimo di 400 euro per nucleo familiare, in abbinamento all’adesione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa e un ISEE uguale o inferiore a 3000 euro. 

Altri requisiti per l’erogazione sono: il totale dei trattamenti economici, assistenziali o previdenziali erogati all’intero nucleo familiare deve essere inferiore ai 600 euro mensili e nessun componente del nucleo familiare deve essere beneficiario di Naspi o Asdi. Questo per evitare il rischio accumulo di contributi.

“Povertà e disagio sociale sono i grandi problemi dell’Italia di oggi – conclude il Consigliere regionale – e con il RES proviamo a farcene carico, investendo 35 milioni di euro del bilancio regionale e ampliando i beneficiari rispetto al SIA. Non solo un aiuto concreto a chi è in difficoltà per ricostruire il proprio futuro ma anche e soprattutto un supporto alle nostro comunità per contribuire a ricostituire un tessuto sociale coeso. Un impegno che, vista l’evoluzione rapida dei fenomeni economici e sociali, dovrà vederci attenti a valutare in tempo reale le ricadute di questo provvedimento per valutare miglioramenti e rimodulazioni in corso d’opera per rendere le misure veramente efficaci. La politica non può limitarsi agli annunci ma deve dare risposte concrete alle persone”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Approvato il reddito di solidarietà, Bagnari (PD): “Un aiuto concreto e attivo a chi è in difficoltà"

RavennaToday è in caricamento