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Cronaca

Arbitro senegalese aggredito nel campionato Csi: "Grave anche se non è razzismo"

“Sabato scorso a Savio durante una partita di calcio del campionato CSI che opponeva Savio e l'Hacker, si è assistito ad un atto vigliacco ai danni del direttore di gara il senegalese Elhadji Cissé "

“Sabato scorso a Savio durante una partita di calcio del campionato CSI che opponeva Savio e l'Hacker, si è assistito ad un atto vigliacco ai danni del direttore di gara il senegalese Elhadji Cissé e sua moglie che non è assolutamente da sottovalutare. Nonostante lo stesso arbitro vittima dello sgradevole episodio nel suo racconto ha escluso ogni matrice razzista, sono stati momenti terribili per l'arbitro che ha ricevuto un pugno in faccia, intimidazioni e minacce "Tu non arbitri più, ti faccio vedere". Anche la moglie scesa in campo per assicurarsi delle condizioni del marito ha ricevuto un lancio di scarpa, a suo volta intimidita e minacciata”, è la presa di posizione di Charles Tchameni Tchienga, Presidente Il Terzo Mondo Onlus.

E conclude: “Di questo episodio inaccettabile riteniamo che non sia assolutamente il caso di fare di un erba un fascio. Per questi motivi salutiamo il gesto umano e del Fair play dei capitani delle due squadre ed i giocatori che accorgendosi della brutta e vigliacca situazione hanno prontamente preso le distanze da questa vergogna porgendo le loro scuse al direttore di gara. Esprimo il nostro sdegno e la nostra piena solidarietà non soltanto alla moglie coraggiosa di  Elhadji Cissé ma anche a lui stesso che in questo inappropriato episodio si è mostrato molto calmo, rigoroso e responsabile, proprio come richiede il codice arbitrale in questi casi. Rinnoviamo la nostra stima nei confronti della CSI che è una società sportiva seria responsabile ed è anch'essa vittima di questa vergogna”.

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