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Sabato, 30 Settembre 2023
Cronaca Faenza

La città intitola le sue aree verdi a tre faentini che si distinsero nei loro ambiti

Oltre al Parco Giochi Valter Dal Pane, la giunta faentina ha approvato la delibera per integrare la toponomastica cittadina. In particolare si tratta di due parchi: uno sarà intitolato a Tonito Emiliani e un altro a Paolo Liverani

E’ stato riaperto nei giorni scorsi il parco di Piazza San Francesco a Faenza, riqualificato di recente e arricchito di opere d’arte come la ‘Baby Band’. Inoltre la nuova area giochi dislocata dietro la statua dell’Evangelista Torricelli è stata intitolata al compianto imprenditore Valter Dal Pane.

Non si tratta tuttavia dell’unica intitolazione ufficiale per la quale il comune di Faenza ha presentato al Prefetto di Ravenna la richiesta di integrazione della toponomastica cittadina. Infatti, nella stessa delibera, Palazzo Manfredi ha esplicitato l’intitolazione di altre due aree verdi ad uso pubblico.

Parco Tonito Emiliani

Un’area verde, individuata tra via Granarolo, via Giovanni Paolo II e via Caltagirone, è stata intitolata a Tonito Emiliani, nato a Faenza nel 1909 e scomparso settembre 1989. Emiliani fu Direttore dell’Istituto statale d’Arte per la Ceramica dal 1953 al 1972 e nel 1965 fondò all’interno dell’Istituto il primo “Gruppo di ricerca del CNR” in città, del quale fu direttore per quindici anni, ovvero finché non divenne laboratorio di ricerca consolidato.

“Oggi l'Istec di Faenza - si legge nella delibera della giunta faentina - è cresciuto in modo esponenziale ed ha al suo attivo progetti di ricerca e collaborazioni con il mondo dell'impresa e dell’università che spaziano dalle protesi ricostruttive biocompatibili (prodotto chiave le calotte craniche artificiali in ceramica, progressivamente riassorbite dal tessuto osseo) ai materiali piezoelettrici, ai tessuti trattati superficialmente con nanoparticelle di ceramica, che così diventano antimacchia, autopulenti, idrorepellenti. Altri settori riguardano, l'elettronica, l'aerospazio, i compositi e le nanotecnologie. L'Istec sta inoltre collaborando con Finceramica sull'uso di nanoparticelle ceramiche biocompatibili e "caricate" con farmaci a lento rilascio, come antinfiammatori o antitumorali le quali, iniettate nelle zone critiche, rilasciano i farmaci e alla fine vengono naturalmente inglobate nell’organismo”.

Parco Paolo Liverani

Un’altra area destinata a verde pubblico sarà intitolata a Paolo Liverani. Il parco si trova tra via Borgo San Rocco e via Ravegnana. Nato nel novembre 1923 da una famiglia di agricoltori Liverani “fin da giovane dimostrò la sua attitudine per le piante, selezionando nel vivaio di famiglia un albicocco e un melo, che si distinguevano tra le altre piantine per la robustezza. L’albicocca è stata messa a prova all’Istituto Sperimentale per l’Agricoltura di Ciampino, ed è ora abbastanza diffusa in Romagna, sia per la produzione sia come portainnesto per altre varietà meno resistenti alle malattie. La mela, grossa e profumata, giallo rossa con buccia spessa, si conserva senza accorgimenti sino ad aprile e sopravvive ancora nell’orto di famiglia”.

La storia di Liverani tuttavia non si conduce solo a questo. “Per rendersi indipendente dalla famiglia lavorò per alcuni anni con i giardinieri del Comune di Faenza, dopodichè si mise in proprio con un gruppo di operai, realizzando giardini e parchi, anche di case signorili. Studiò in vita numerose piante anche se la sua passione più grande furono le orchidee spontanee. Nei propri viaggi incontrò altri appassionati italiani e stranieri e proprio attraverso tali scambi nel 1994 ebbe l’intuizione di fondare il Giros, acronimo di Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee, che oggi fornisce consulenza agli Enti Locali in materia di aree verdi.

Liverani infine fu autore di alcuni importanti lavori quali la “Guida naturalistica del territorio di Marradi-Appennino Tosco-Romagnolo”, e il libro “Orchidee, specie spontanee”. Suo anche un volumetto dal titolo “I migliori funghi commestibili” del 1994. L'ultimo lavoro fu la realizzazione del CD-ROM “Alberi e arbusti in Italia” pubblicato da Reda Edizioni. Fu infine insegnante in alcuni corsi di formazione per giardinieri professionisti, tra cui quelli del Comune di Faenza”. E’ scomparso a marzo del 2005.

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