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Cronaca

Argini e frane 'sorvegliati speciali'. Il prefetto: "Territorio già devastato, prestate attenzione"

Il prefetto De Rosa invita a non abbassare la guardia: "Sono preoccupato ma anche rincuorato, perché siamo in Romagna. Qui le cose si sanno fare per bene. Si sta ripartendo, ma stiamo attenti a questa nuova emergenza"

"Un'allerta di massimo livello alla luce di un territorio molto fragile e devastato da frane e rotture arginali". Con queste parole il prefetto Castrese De Rosa richiama tutta la popolazione della provincia alla massima cautela e attenzione per le prossime ore. Martedì pomeriggio si è svolto un meeting in Prefettura a Ravenna con gran parte dei sindaci, delle forze dell'ordine e dei rappresentanti dei territori collegati anche da remoto per fare il punto sulla nuova emergenza maltempo che la Provincia di Ravenna si troverà ad affrontare in vista dell'allerta meteo 'rossa' emanata per la giornata di mercoledì, quando nuove perturbazioni si abbatteranno sul Ravennate. "Un'emergenza che prosegue ormai da una settimana", ricorda il prefetto e per la quale i sindaci del territorio reclamano una legge speciale che porti ai necessari risarcimenti.

"Gli argini sono stati tutti sistemati, ma si tratta di opere provvisionali", afferma De Rosa. La terra ripristinata in fretta per tamponare le profonde falle provocate nei giorni scorsi, insomma, potrebbe non reggere una nuova violenta ondata di maltempo e il rischio che queste non reggano a una nuova piena dei fiumi è reale. Ragion per cui i punti di rottura dei giorni scorsi rimangono osservati 'speciali' in vista di una perturbazione che insisterà sulla Romagna soprattutto mercoledì e che potrebbe attenuarsi già da giovedì mattina. 

In Prefettura si fa il punto sulla nuova allerta meteo (foto Massimo Argnani)

Il primo invito alla cittadinanza è quindi quello di seguire scrupolosamente le precauzioni e direttive emanate dai Comuni. In caso di rischio elevato, poi, si ricorrerà alle evacuazioni, come nel caso delle esondazioni di inizio maggio. Le piogge attese per mercoledì sembrerebbero al momento meno intense di quelle dei giorni scorsi, "ma non si sa come risponderanno gli argini", ha spiegato il prefetto. Ci saranno strade chiuse e altre che saranno chiuse in caso di emergenza. Il prefetto richiama ancora una volta i cittadini alla collaborazione e a fare attenzione, in primo luogo nel non recarsi sugli argini dei fiumi.

De Rosa rivolge poi un plauso per tutti gli interventi resi necessari dal devastante incendio alla distilleria Caviro di Faenza, dove si stanno spegnendo gli ultimi focolai. E pensando nuovamente all'ondata di maltempo in arrivo, il prefetto dichiara: Sono preoccupato ma anche rincuorato, perché siamo in Romagna. Qui le cose si sanno fare per bene. Si sta ripartendo, ma stiamo attenti a questa nuova emergenza".

"Un'allerta meteo attesa - ha ricordato il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale - Un'allerta rossa per 16 comuni su 18 e arancione per gli altri 2 comuni. Il Lamone però non conosce i confini territoriali. Raccomando a tutti i cittadini, soprattutto a quelli che risiedono sulle zone di confine, di considerare l'allerta come se fosse rossa. Per tutta la Provincia serve la massima attenzione ed è attivo il massimo livello di allerta". La pericolosità sta in particolare nel fatto che "i nuovi eventi meteo siano collegati a ciò che abbiamo alle spalle - aggiunge De Pascale - Un territorio profondamente colpito e ferito dagli eventi meteo straordinari dei giorni scorsi che dovrà affrontare nuove criticità. Anche dove la perturbazione può essere di minor intensità, bisogna considerare il tutto anche rispetto a ciò che è già avvenuto".

Frane, rotture degli argini e 'fontanazzi'

Il sindaco e presidente della Provincia mette in rilievo, quindi, quelli che saranno i punti salienti della nuova emergenza. Le frane, innanzitutto, con  smottamenti che hanno fatto crollare le strade sui rilievi. Attenzione anche nei punti di rottura dei fiumi, che sono stati "oggetto di interventi incredibili - ribadisce De Pascale - ma è evidente che un recupero di un argine crollato in 4 giorni non è paragonabile a una arginatura in pianta stabile". I punti di ripristino rimangono perciò zone di grande pericolo. Altro punto riguarda poi quello che il sindaco indica come "il caso San Romualdo" dove, a emergenza già passata, in un punto del fiume Lamone si è scatenato un fontanazzo, originato probabilmente dalla tana di un animale. Un punto critico riparato anche grazie alla tempestiva segnalazione di un abitante della zona. "Anche nel territorio di Ravenna, quello più a mare, il rischio può esserci in qualsiasi momento per microrotture o fessurazioni degli argini", ha chiarito De Pascale.

Infine il primo cittadino ravennate, invita la popolazione alla cautela. "Il momento per sgombrare le cantine e spostare le auto non è durante il momento di emergenza, ma oggi con il sole - sottolinea De Pascale - Purtroppo, dove ci sono stati morti, anche in emergenze simili, la percentuale di decessi per persone che si sono recate in scantinati o hanno spostato l'auto è elevatissima. In nessuno modo vanno fatte queste azioni nei momenti di rischio". L'invito nelle fasi di emergenza è quindi di andare ai piani alti o spostarsi dalle zone di maggior pericolo. Un punto su cui insiste anche il prefetto ricordando il decesso di un anziano a Castel Bolognese

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