Dall'accusa di furto a quella di tentato omicidio: aveva fracassato il capo ad un 30enne
Nuovi sviluppi sulla vicenda che ha visto coinvolto suo malgrado un marocchino 30enne
Il trauma cranico non fu causato da una caduta, ma da un aggressione. Nuovi sviluppi sulla vicenda che ha visto coinvolto suo malgrado un marocchino 30enne. I Carabinieri di Milano Marittima hanno arrestato il responsabili delle lesioni, che dovrà rispondere dell'accusa di tentato omicidio. Si tratta di un 25enne brasiliano, nullafacente e già noto alle forze dell'ordine. L'extracomunitario è stato bloccato dagli uomini dell'Arma dopo aver commesso un furto di 36 bottiglie d'acqua in un supermercato di Cervia. Il giovane si trovava in sella ad una bici e stava percorrendo la ciclabile di via Di Vittorio sul lato sud del porto canale. La refurtiva era contenuta in due grossi sacchi.
Mentre era in caserma per le formalità di rito, dall'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena sono giunte buone notizie in merito al miglioramento delle condizioni fisiche del marocchino di 30 anni che era stato ricoverato lo scorso primo marzo con un grave trauma cranico prima all'ospedale di Cervia e quindi al nosocomio cesenate, dove è stato operato. Il ferito era talmente ubriaco che aveva scambiato la grave lesione accusata per un mal di testa.
Risvegliatosi dal coma, ha riferito che quella sera era stato aggredito e colpito al capo con un palo, a Cervia, da un ragazzo di origini brasiliane di cui ha fornito una dettagliatissima descrizione. Quindi non sarebbe stata una banale caduta. In un confronto fotografico “all’americana” ha riconosciuto poi senza ombra di dubbio la foto del ladro di acqua. Il brasiliano dovrà ora rispondere anche del reato di tentato omicidio.