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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Igor il Russo", fine della fuga: catturato in Spagna in un sanguinoso conflitto a fuoco

La procura della Repubblica di Bologna, coordinando i Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva già da tempo avviato mirata attività rogatoriale in Spagna

Termina con una sanguinosa sparatoria la fuga il Norbert Feher, detto "Igor il russo". Il killer di nazionalità serba, in fuga da mesi e ricercato anche nel ravennate, è stato fermato in Spagna, durante un conflitto a fuoco nel quale hanno perso la vita tre persone, tra cui due militari della guardia civile. L'annuncio della cattura è stato dato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, a Rimini. La località nella quale sono accaduti gli avvenimenti si trova nella zone di El Ventorrillo, compresa tra le città di Terruel in Andorra ed Albalete del Arzobispo. La procura della Repubblica di Bologna, coordinando i Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva già da tempo avviato mirata attività rogatoriale in Spagna, avendo avuto riscontro a seguito delle indagini svolte della presenza del latitante.

In questa prospettiva, oltre a specifiche attività in Serbia, Austria e Francia (grazie alla fruttuosa collaborazione ed alla grande disponibilità degli organi competenti) si erano svolti numerosi incontri di coordinamento con le autorità di polizia spagnole, sin dall’estate, anche con trasferte e attività tecniche e dinamiche direttamente svolte sul territorio spagnolo, di concerto con gli organi di polizia spagnoli. Tali attività sono state peraltro agevolate dalle attività di coordinamento di eurojust e di supporto della Dcsa.

Norbert Feher, 41 anni, era ricercato per gli omicidi del barista Davide Fabbri (avvenuto la sera del primo aprile a Riccardina di Budrio durante un tentativo di rapina) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri (assassinato una settimana dopo a Portomaggiore durante un controllo antibracconaggio nel quale era rimasto gravemente ferito il compagno di pattuglia, la guardia provinciale Marco Ravaglia). Ma per gli inquirenti ravennati ci sarebbe lui dietro la morte di Salvatore Chianese, la guardia giurata uccisa il 30 dicembre del 2015 in una cava tra Savio e Fosso Ghiaia. E non si esclude un coinvolgimento anche nella morte di Mor Seye, il venditore ambulante senegalese di 46 anni ucciso il 12 settembre del 2015 sul litorale di Casalborsetti con quattro colpi di pistola calibro 22.

“E’ la fine di un incubo, in particolare per le nostre comunità - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. La notizia della cattura di Norbert Feher, noto anche come il Igor il russo, premia l’impegno delle Forze di polizia, non solo italiane, che in questi mesi non hanno mai smesso di cercare un uomo che anche nella fase della sua cattura ha dimostrato ferocia e spietatezza. Niente potrà cancellare il dolore dei familiari delle vittime, ai quali rinnovo la mia vicinanza personale e dell’intera Regione, ma la garanzia che la giustizia riesce a fare il proprio corso con impegno e determinazione è un segnale importante per la vita di tutti noi e il convivere civile. Ora, l’auspicio è che si arrivi alla determinazione di tutta la verità nell’ambito di un percorso processuale rapido, in primo luogo per il rispetto che si deve alla memoria di tutti coloro che hanno perso la vita, a cominciare da Davide Fabbri e Valerio Verri".

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