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Cronaca Faenza / Via Calligherie

Per sfuggire all'arresto ingoia ovuli di 'coca' e rischia la vita: era ricercato

Nella rete dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Faenza è finito un 27enne marocchino.

Era ricercato dal 2013 in seguito ad un ordine di carcerazione firmato dalla Procura di Bologna per reati di droga. E' stato bloccato mentre stava spacciando in pieno centro a Faenza: a nulla è valso il tentativo di ingoiare numerosi ovuli contenenti cocaina nel tentativo di farla franca, rischiando un’intossicazione che poteva costargli la vita. Nella rete dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Faenza è finito un 27enne marocchino. 

Negli ultimi giorni gli uomini dell'Arma avevano nuovamente concentrato i servizi antidroga nella “zona calda” dello spaccio del capoluogo manfredo, compresa fra le vie Nuova, Naviglio, Calligherie e Campidori, dove negli ultimi mesi i militari hanno messo a segno numerosi arresti e denunce. Questa volta nel mirino è finito un condominio in via Calligherie, in pieno centro città, dove più volte a tutte le ore del giorno alcuni stranieri  entravano ed uscivano facendo la spola con via Campidori e viale Baccarini, dove solitamente vi erano ad attenderli alcuni automobilisti con i quali si scambiavano fugacemente qualcosa.

Domenica pomeriggio i Carabinieri hanno riconosciuto in via cCampidori lo stesso giovane che avevano già visto altre volte durante i servizi di osservazione, quindi hanno deciso di intervenire.  Alla vista della “gazzella” del Nucleo Radiomobile, il giovane ha portato la mano alla bocca ed ha iniziato a deglutire vistosamente nel tentativo di mandar giu' qualcosa. Poi, appena bloccato dai due militari, li ha aggrediti nel vano tentativo di fuggire.

Quando e' stato portato in caserma, i carabinieri hanno appurato che il nome del 27enne risultava nella lista dei "latitanti" ricercati dalle forze dell'ordine in quanto da tre anni era sparito dalla circolazione dopo essere sfuggito ad un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna per una condanna a quasi otto mesi di carcere per reati in materia di stupefacenti. Quando l'extracomunitario ha cominciato ad avvertire i primi sintomi di malessere, i carabinieri hanno subito ipotizzato che prima di essere fermato avesse ingoiato dosi di droga che evidentemente aveva con sé pronte per essere spacciate. 

L'uomo è stato quindi ricoverato all'ospedale di Faenza, non solo per rintracciare la droga ingerita ma soprattutto per ragioni di tutela della sua salute. Fli esami clinici effettuati hanno confermato la presenza nell’intestino del giovane di ovuli di cocaina, all'incirca una decina. Le dosi ingerite rompendosi hanno procurato al 27enne una seria intossicazione che se non fosse stata curata in tempo avrebbe potuto portare a conseguenze fatali. Mentre il magrebino veniva tenuto sotto stretta osservazione medica in prognosi riservata, i carabinieri del Nucleo Operativo hanno fatto irruzione nell'appartamento di via Calligherie per fare una perquisizione, visto che piu' volte durante i pedinamenti avevano visto i movimenti sospetti non solo dell'indagato, ma anche di suoi connazionali.

In casa sono stati identificati altri tre giovani marocchini, fra cui il fratello 28enne del giovane ricoverato in ospedale, a sua volta clandestino con numerosi precedenti penali a carico. Quest’ultimo, non sapendo ciò che era accaduto al fratello più piccolo, ha tentato fino all'ultimo di convincere i carabinieri che non lo vedeva da parecchio tempo in quanto si trovava a Roma. tutti gli stranieri controllati hanno falsamente riferito ai militari di essere disoccupati e di non abitare a Faenza. Alcuni di loro addirittura avevano vecchi recapiti a Modena e Torino. Tuttavia nell’abitazione sono stati trovati i loro effetti personali. Pertanto è molto probabile che in totale anonimato avessero fissato in via Calligherie il loro “covo” per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. 

Sono stati tutti avviati presso l’ufficio immigrazione della Questura di Ravenna. Martedì pomeriggio, dopo quasi due giorni di ricovero in ospedale costantemente piantonato dai carabinieri, il 27enne è stato dimesso e portato in carcere, dove dovrà scontare la pena definitiva che da lungo tempo pendeva a suo carico. Per l’episodio della droga che ha ingoiato e' stato denunciato  per “detenzione illecita di stupefacenti” e “resistenza a pubblico ufficiale”.

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