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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Torna in carcere lo stalker piromane che aveva fatto "terra bruciata" attorno alla sua amata

I giudici lo hanno considerato ancora “emotivamente coinvolto” nei confronti della donna motivo per il quale hanno ordinato l’arresto per scongiurare il pericolo di reiterazione

E' finito nuovamente in carcere lo stalker-piromane che a giugno dello scorso anno era stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Faenza Borgo Urbecco dopo che aveva dato alle fiamme un’auto e i motocicli di proprietà di due pensionati solo perché erano amici della donna di cui lui era follemente innamorato senza essere corrisposto. I giudici lo hanno considerato ancora “emotivamente coinvolto” nei confronti della donna motivo per il quale hanno ordinato l’arresto per scongiurare il pericolo di reiterazione.

La vittima, una 38enne faentina, non aveva ricambiato le “avances” del suo corteggiatore e quindi lui aveva cominciato a perseguitarla seguendola dappertutto e tempestandola di messaggi. Poi, accecato dalla gelosia, il 53enne faentino aveva cominciato a prendere di mira tutte le persone che in qualsiasi modo avevano a che fare con la donna incendiando i loro mezzi, così come già aveva fatto in passato per una vicenda analoga, sempre di natura sentimentale, di cui si era reso protagonista in provincia di Ancona.

Alla fine i Carabinieri lo avevano arrestato in flagranza dopo l’ennesima “incursione” nell’abitazione della donna per lasciarle nella buchetta della posta alcuni bigliettini dal contenuto minatorio. Dopo il suo arresto, l’uomo era rimasto in carcere per quasi sei mesi finchè, a gennaio di quest’anno il suo avvocato aveva ottenuto dal tribunale di Ravenna una misura alternativa, quindi era stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma ed al divieto di avvicinamento a tutte le persone coinvolte nella vicenda, fra cui la 38enne che nel frattempo aveva ritirato la denuncia nei suoi confronti.

Tuttavia, per la gravità dei reati accertati dai militari dell’arma era scattata la procedibilità d’ufficio. Il pubblico ministero Vincenzo Antonio Bartolozzi, titolare dell’indagine, aveva proposto ricorso a quella decisione del tribunale di Ravenna ritenendo che l'uomo fosse ancora pericoloso. Infatti, i Carabinieri avevano acquisito alcune lettere che lo stalker aveva inviato dal carcere ai parenti, dalle quali trapelava il suo rancore nei confronti della 38enne perchè si era rivolta ai carabinieri.

Il tribunale del riesame di Bologna aveva dato ragione al pubblico ministero e quindi aveva ripristinato l'ordine di carcerazione valutando che l’uomo non aveva maturato alcun distacco o pentimento per ciò che aveva fatto anzi il permanere del suo coinvolgimento nei confronti della donna, secondo i giudici poteva essere pericoloso per qualsiasi persona lei frequentasse. Il difensore dal canto suo aveva portato la questione al giudizio della suprema corte di cassazione che, qualche giorno fa, ha respinto il ricorso del legale pertanto a quel punto l’ordine di carcerazione del tribunale del riesame è diventato esecutivo. Per il 53enne si sono quindi riaperte le porte del carcere di Ravenna.

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