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Cronaca Faenza

Arte contemporanea internazionale, Premio Faenza e una mostra su Gio Ponti: il 2023 di ripartenza del Mic

Il 2023 sarà un anno ricco di spunti e di iniziative per il Museo Internazionale delle Ceramiche. A cominciare dal ritorno del Premio Faenza

Il 2023 sarà un anno ricco di spunti e di iniziative per il Museo Internazionale delle Ceramiche. A cominciare dal ritorno del Premio Faenza. A fare il punto sull’andamento e sulle novità che interesseranno il Museo, già patrimonio Unesco, nel corso del prossimo anno sono stati la direttrice Claudia Casali, il Presidente della Fondazione Mic Eugenio Maria Emiliani e il sindaco di Faenza Massimo Isola.

Il nuovo anno inizierà con la mostra, attualmente in corso, di Galileo Chini che proseguirà fino a maggio. Una temporanea apprezzata che “ci sta dando molte soddisfazioni” ha detto la direttrice Casali. Dal 7 gennaio 2023, ogni sabato alle 16, sarà possibile usufruire di una visita guidata e la domenica pomeriggio di laboratori ad hoc per approfondire la poliedrica attività di Chini. A maggio inoltre cadrà il centenario delle Terme Berzieri di Salsomaggiore - progettate e realizzate da Galileo Chini e dalla sua manifattura - con attività e celebrazioni che vedranno come protagonista anche il Mic di Faenza. Nel mese di febbraio invece si terrà un convegno europeo sullo stile liberty e sulla art nouveau, mentre dall’11 febbraio inaugurerà all’interno della Project Room la mostra di sculture di Ilario Fioravanti, progetto curato da Marisa Zattini in collaborazione con l’Archivio Fioravanti. Si tratterà di un omaggio per i cento anni della nascita del Fioravanti che metterà in rete diverse realtà espositive regionali. Il Mic di Faenza in tale occasione esporrà una trentina di sculture legate alla tematica femminile.

Il 6 maggio poi verrà aperto al pubblico il nuovo allestimento della sezione permanente dedicata all’arte greca, etrusca e romana, curata da Andrea Gaucci e Anna Gamberini, con il coordinamento di Valentina Mazzotti. Due sono i focus dedicati all’archeologia nella Project Room: a maggio sarà la volta degli scavi e dei reperti di Persolino, a cura da Roberto Deriu e con la partecipazione dell’Istituto professionale “Persolino Strocchi”, mentre in autunno sarà la volta di quelli di Rontana, con una mostra e un incontro curati da Enrico Cirelli. “Ci saranno due approfondimenti dedicati all’archeologia ovvero agli scavi di Persolino e Rontana - ha proseguito la direttrice -, con i ritrovamenti di questi ultimi anni. E come ogni anno dedichiamo uno spazio alla valorizzazione del nostro patrimonio con il riallestimento della sezione delle Ceramiche classiche in collaborazione con l’Università di Bologna. Sarà inoltre questa l’occasione per pubblicare una nuova guida della sezione anche alla luce del patrimonio attuale”.

Il 7 giugno il Mic ospiterà la terza giornata di studio sul restauro della ceraMica, organizzato in collaborazione con Igiic, Opificio Pietre Dure, Scuola di Venaria e Istituto Centrale di Restauro. Un’occasione per dialogare sul tema il “restauro del restauro” dei manufatti ceramici, tra rimozione e conservazione con i principali attori e protagonisti del restauro in Italia.

Il premio Città di Faenza

C’è grande attesa poi per il ritorno del Premio Città di Faenza, giunto alla 62esima edizione. Un appuntamento per il quale sono pervenute già 600 adesioni. “A gennaio avremo la selezione dei 50 artisti che parteciperanno alla mostra, e quest’anno ci sarà anche un premio dedicato ad un giovane under 35 che avrà la possibilità di lavorare nel nostro laboratorio che poi potrà esporre qui a Mic”. Il gran finale dell’anno del Mic sarà poi a fine novembre. L’appuntamento è con Gio Ponti e la Manifattura Richard Ginori. Nuovamente un omaggio ad un grande protagonista di inizio secolo, un designer unico, tuttora contemporaneo, che ha lanciato nel mondo il made in Italy e il suo design come elemento caratterizzante. Nel 2023 si celebrerà il centenario dell’avvio della collaborazione di Ponti con Richard Ginori e la mostra analizzerà questa partecipazione anche alla luce dell’eredità che l’artista ha lasciato.


“Il 2023 sarà per i musei italiani un anno importante - ha sottolineato il sindaco Massimo Isola -. Le ultime tre annualità in periodo Covid per i musei sono stati uno shock. Il Mic però ha tenuto, c’è stato un impatto ma guardandoci un po’ alle spalle la risposta è stata all’altezza perchè il museo ha saputo affrontare questo triennio con consapevolezza, immaginando nuove traettorie rispetto agli ultimi anni, piuttosto difficili. Il 2023 nasce con obiettivi chiari, idee chiare e regole chiare. Credo che sarà un anno di grande ripartenza. Con Chini in apertura e Ponti in chiusura di anno parliamo di due mostre che il Mic produce. E siamo gli unici in Italia in grado di produrre due grandi mostre sul tema della ceramica italiana. Nel mondo della ceramica significa avere una capacità di storicizzare la ceramica nazionale. E parliamo di esporre produzioni di 300 pezzi. Attendiamo inoltre con interesse il ritorno del Premio Città di Faenza, che è uno dei momenti più vivaci e più curiosi. Questa sarà un’edizione dal punto di vista storico e sociologico che avrà un impatto, ne siamo sicuri”.

Per tutto l’anno proseguiranno inoltre le attività didattiche per scuole e adulti; proseguirà il progetto “Mic per Tutti” dedicato alla didattica per le fasce più deboli come anziani, persone con malattie neurodegenerative, donne italiane e straniere in difficoltà socio-economiche, immigrati e persone diversamente abili, verranno riproposti i centri ricreativi estivi e verranno realizzati workshop di approfondimento per adulti. L’estate e l’autunno infine saranno dedicati come sempre alla musica con i concerti organizzati dalla Scuola di Musica Sarti. 
“Abbiamo presentato in consiglio d'amministrazione il programma triennale di mostre - ha concluso Eugenio Maria Emiliani -. Voglio rassicurare tutti: il Mic prosegue l'attività con impegno e con grande volontà”.

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