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Cronaca Solarolo

Solarolo, il Consiglio Comunale saluta il maresciallo Iambrenghi

Il legame del Maresciallo con la cittadina si esprime anche nel fatto che resterà a vivere a Solarolo assieme alla moglie e alle figlie

Il consiglio comunale di Solarolo, unitamente a diversi cittadini intervenuti in sala, ha salutato il maresciallo Ascanio Carmine Iambrenghi, che il 20 gennaio scorso è andando in pensione dopo dodici anni trascorsi al comando della locale Stazione dei Carabinieri. “Luogotenente” dell’Arma, Iambrenghi aveva assunto il comando della Stazione solarolese dell’Arma il 15 dicembre 2004.

Durante la cerimonia il sindaco Fabio Anconelli ha letto un documento redatto dal consigliere comunale Renato Tampieri, capogruppo di “Solarolo per tutti”, e sottoscritto assieme al capogruppo di “Cittadini per Solarolo” Giampaolo Burbassi: "Appena giunto a Solarolo, Iambrenghi ha caratterizzato la propria azione di comando incarnando quella rassicurante figura del Maresciallo attento paterno tutore del territorio. Non è necessario elencare i brillanti risultati riportati nel contrasto alla criminalità sul nostro territorio da Iambrenghi, coadiuvato dai propri uomini, che con perizia e oculatezza ha saputo sempre gestire al meglio. Anche quando quegli uomini, per questioni di “organico”, non sempre erano in numero adeguato a garantire un servizio efficace, il coinvolgimento diretto del Maresciallo in tutti i servizi sopperiva a tale situazione. Ma è soprattutto nel rapporto con la popolazione locale che Iambrenghi ha dimostrato le sue doti umane e professionali, sapendo ascoltare tutti con attenzione, dispensando consigli puntuali e garantendo con la sua mediazione le parti in causa. Questo profondo rapporto umano gli ha fatto meritare la fiducia, la stima, il rispetto e anche l’affetto dell’intera cittadinanza. Sentimenti questi che hanno reso non solo il Maresciallo, ma tutta l’Arma solidi e sicuri riferimenti".

Il Consiglio Comunale ha chiesto che questo testo venga inviato al Comando dei Carabinieri dell’Emilia Romagna, "affinché i vertici possano avere ulteriore conferma di come questo  bravo Sottufficiale abbia contribuito a dare lustro all’Arma e abbia garantito la sicurezza di noi solarolesi". Visibilmente commosso, Iambrenghi ha espresso gratitudine al consiglio comunale e alla comunità solarolese: "Ringrazio di cuore, perché gli anni passati a Solarolo sono stati i migliori del mio servizio nell’Arma. Ho sempre ricevuto la massima collaborazione dalle autorità locali e dalla popolazione". Il legame del Maresciallo con la cittadina si esprime anche nel fatto che resterà a vivere a Solarolo assieme alla moglie e alle figlie. Nato ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, Ascanio Carmine Iambrenghi è cresciuto a Candela, sempre nel foggiano. Ha operato nell’Arma per 33 anni, iniziando nella scuola allievi di Benevento. Prima di approdare in Romagna, aveva prestato servizio per dodici anni in Sicilia in varie Stazioni nelle province di Agrigento, Messina e Palermo, e per qualche anno aveva comandato la Stazione di Toano in provincia di Reggio Emilia. Al termine del saluto, ha ricevuto in dono dal sindaco Fabio Anconelli la riproduzione in ceramica della “Madonna col Bambino”, simbolo della comunità solarolese.
 

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