L’emanazione di tre leggi  - l’ultima in ordine cronologico è il decreto sulle semplificazioni fiscali in vigore dal 29 aprile scorso- che limitano in particolare le assunzioni a tempo determinato, è all’origine delle proposte che si stanno discutendo in questi giorni e che riguardano la gestione dei nidi e delle scuole materne comunali. Le nuove norme, infatti, impongono un taglio drastico alla modalità del Comune di  sopperire con personale con contratti a termine al fabbisogno di insegnanti da adibire alle strutture per l’infanzia, per far fronte al turn over e alle assenze (per malattia, maternità, altre motivazioni).

Tuttavia, l’Amministrazione comunale conferma l’impegno a garantire, anche nel 2013, la continuità dei servizi per l’infanzia, quale scelta prioritaria, in risposta a una fascia molto ampia di domanda da 0 a 6 anni. Le nuove norme nel 2013 determineranno la seguente situazione relativamente al  personale che opera nei nidi e materne: assunzioni a tempo determinato, possibili solamente entro il limite della spesa sostenuta nel 2009 ( a Ravenna 1.576.540 euro) mentre il fabbisogno 2013 è stimato in oltre 2milioni e mezzo (cioè quasi un milione in più rispetto a quanto consentito dalla legge); le assunzioni di ruolo possono essere coperte fino al massimo dell’80% della spesa sostenuta per il personale che ha cessato il servizio. La proposta di soluzione, su cui l’Amministrazione comunale ha iniziato a discutere sul piano politico, sindacale e con i cittadini interessati è quella di prevedere l’assunzione in ruolo di circa 37 insegnanti di materne e nidi e di estendere la convenzione già operante per la gestione di 5 dei 15 nidi comunali anche al nido “Il riccio” di S.Pietro in Vincoli.

“Il motivo per il quale abbiamo pensato al “Il riccio” e non a un altro nido- spiega l’assessore all’infanzia e istruzione Ouidad Bakkali - è dovuta al fatto che in quella realtà c’è un basso numero di insegnanti di ruolo in servizio rispetto al totale, tre su dieci, in confronto ad altri nidi. Quindi con l’affidamento in  convenzione si riduce la necessità di un alto numero di assunzioni a tempo determinato per integrare l’organico necessario. Ma soprattutto si è cercato di minimizzare il problema della non continuità pedagogica nei riguardi dei bambini e delle famiglie, considerato il numero limitato di insegnanti di ruolo. Questa scelta è possibile già dal prossimo anno poiché il contratto quinquennale, in vigore dall’1 settembre 2010, prevede espressamente la possibilita’ di affidare al consorzio “Dado new” (costituito dalle cooperative sociali Cerchio e Zerocento), aggiudicatario della gara,  “servizi analoghi” fino a un massimo di ulteriori 80 posti bimbo (Il riccio ne prevede 60)".

“Il riccio” diventerebbe il sesto nido comunale gestito in convenzione dallo stesso soggetto, che ha dimostrato in questi anni capacità e qualità nella gestione delle strutture, sia dal punto di vista pedagogico che gestionale, riconosciute da tutti - continua l'assessore -. Vale la pena sottolineare che i nidi esternalizzati sono a tutti gli effetti sotto l’occhio vigile del Comune in quanto le insegnati usufruiscono della stessa formazione di quelle comunali, oltre a quella fatta direttamente, rientrano nel monitoraggio del coordinamento pedagogico dell’ente, e nei controlli delle dietiste per quanto riguarda le mense; le stesse tariffe sono le stesse di quelli gestiti dal Comune. Va rilevato che l’assunzione dei 35 insegnati di ruolo pari alla copertura dei posti Attualmente vacanti rappresenta una scelta tesa a contenere i contratti di lavoro a termine per dare stabilità”. La discussione su questo orientamento è in corso sia con le insegnanti, le rappresentanze sindacali, che con il comitato cittadino e i genitori di S.Pietro in Vincoli nei prossimi giorni.