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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Assistenza domiciliare agli anziani: Savio pioniera del progetto "Badanti di quartiere"

Antonio Emiliano Svezia, capogruppo del Pd in Consiglio in Comunale, punta sull'iniziativa "L’Abc del vivere solidale Anziani Badanti comunità: insieme per un welfare di prossimità"

Il progetto è partito ufficialmente il 22 dicembre dello scorso anno, in occasione della distribuzione dei cesti natalizi agli anziani di Savio. Antonio Emiliano Svezia, capogruppo del Pd in Consiglio in Comunale, punta sull'iniziativa "L’Abc del vivere solidale Anziani Badanti comunità: insieme per un welfare di prossimità", un nuovo modello cooperativo di assistenza domiciliare. "L’obiettivo è quello di “contrastare la fragilità degli anziani soli e l’emarginazione sociale delle badanti"", spiega. Savio di Cervia ha già messo in "campo" i propri volontari.

"E' un progetto al quale ho creduto fortemente e che in prima persona ho portato avanti con i membri del Cdz di Savio e con l'allora presidente del Consiglio comunale, Franco Balsamo - continua -. Oggi come Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale mi piacerebbe portare avanti il progetto con l'aiuto e la condivisione delle altre forze politiche. Siamo già a un buon punto, infatti il progetto partecipativo "L' A.B.C. del vivere solidale", ha rappresentato un’opportunità di approfondimento di un fenomeno, come quello dell'assistenza domiciliare agli anziani".

"Il percorso partecipativo, condotto con la collaborazione della Cooperativa sociale RicercAzione che si è sviluppato nei primi mesi del 2019 si è inserito attivamente nel contesto delle politiche di welfare già intraprese dal Comune di Cervia", aggiunge. Diversi gli obiettivi dell'iniziativa: sviluppare relazioni solidali fra i cittadini delle comunità, stimolare azioni di buon vicinato, sensibilizzare all’aiuto reciproco, aumentare le competenze d’aiuto della comunità, superare l’isolamento tipico di alcune fragilità, offrire un aiuto semplice nello svolgimento di mansioni quotidiane e coinvolgere nella vita di comunità quelle persone o famiglie in difficoltà che spesso non si rivolgono ai servizi sociali o non partecipano alle attività proposte dalle altre associazioni del quartiere.

"E' necessario un progetto di buon vicinato che impegni volontari (ex infermiere/i, badanti, ma anche giovani volontari) preferibilmente del territorio  chiosa Svezia -. Non tutti gli anziani hanno bisogno di un'assistenza continua: con le badanti di quartiere possono contare su un aiuto gratuito per qualche ora alla settimana. Oggi a Savio siamo arrivati a quota nove volontari, persone che abitano nel quartiere, vogliamo far riscoprire lo "spirito del ballatoio", vale a dire che ciascuno è attento alle esigenze e ai bisogni dei propri vicini di casa o del condominio".

"La “Badante di quartiere” gira tra un pianerottolo e l'altro dividendo la sua giornata tra diverse persone soprattutto anziane - illustra l'esponente dem -. Una nuova forma di welfare rivolta alle persone più bisognose che non possono permettersi privatamente un aiuto in casa. Pulizie, piccole commissioni (aiuto nel fare la spesa, ritiro/consegna di farmaci), stimolo al ritrovo conviviale e informale con altri anziani, accompagnamento ad occasioni di aggregazione nella comunità, passeggiate e soprattutto tanta compagnia perché la solitudine è il vero dramma degli anziani".

Conclude Svezia: "La collaborazione del servizio sociale potrebbe concretizzarsi in ricerca, formazione e supporto ai volontari individuati, individuazione di persone conosciute che possano beneficiare del progetto, informare i cittadini su interventi e servizi istituzionali e capacità di socializzazione. Con questo progetto si potrebbe ovviare alle difficoltà finanziarie di molte persone. La prospettiva di lungo termine potrebbe essere quella di attivare una cooperativa di comunità di badanti".

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