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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Gioco d'azzardo, le tabaccherie: "Siamo marginali"

Resta però un altro problema: “Detto questo colgo l’occasione per sottolineare come le tabaccherie sono solo una minima parte della rete di gioco che negli ultimi anni è andata ingigantendosi"

Le tabaccherie sono ormai marginali nel grande business del gioco. Lo chiarisce Celso Montanari, presidente Provinciale Assotabaccai-Confesercenti, cogliendo l'occasione di una risposta alla Lega Nord che chiedeva adeguata cartellonistica nelle tabaccherie per prevenire il gioco tra i minorenni.


Così Montanari: “Innanzitutto ringrazio il capo gruppo della Lega Nord per l’attenzione dimostrata sull’argomento. Vorrei però sottolineare anche che le tabaccherie e comunque i cosiddetti punti vendita di gioco devono obbligatoriamente esporre, per effetto di normative nazionali, cartelli che evidenziano il divieto assoluto della partecipazione al gioco dei minorenni e altri cartelli con campagne di sensibilizzazione concordate col Monopolio e le società concessionarie dei giochi per contrastare dipendenze e gioco compulsivo”.

Resta però un altro problema: “Detto questo colgo l’occasione per sottolineare come le tabaccherie sono solo una minima parte della rete di gioco che negli ultimi anni è andata ingigantendosi trasformando il nostro paese in una enorme sala giochi. Basta notare come si possono trovare giochi persino alle casse dei supermercati e in distributori automatici. Inoltre recentemente è stata rilanciata la proposta di attivare un gioco in rete per puntare il resto ricevuto alle casse di un semplice esercizio commerciale. Tutte queste operazioni la dicono lunga sulla cultura del gioco, anche come tassazione occulta, che si è contribuito a diffondere in Italia”.

Conclude Montanari: “Alla fine però ci sono sempre i tabaccai che tali regole le fanno rispettare, pagano per avere i servizi, pagano un’assicurazione che li garantisca mentre incassano soldi per lo Stato, fanno da educatori e controllori. Quindi ci dispiace e assicuro che la mia categoria è attenta e disponibile, incassa e rischia per tutti, ma quando avanza delle richieste come un accordo nazionale per avere quantomeno le operazioni Bancomat gratuite non riceve la stessa disponibilità”.

 

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