rotate-mobile
Cronaca Faenza

Attentati incendiari, aumenteranno i controlli sul territorio. Nessuna pista per Casadio

Un impulso all'attività di controllo del territorio anche attraverso il coinvolgimento delle vigilanze private chiamate a segnalare ogni eventuale situazione anomala. E' uno dei punti concordati nel corso della riunione che il Prefetto di Ravenna, Bruno Corda, ha presieduto in Comune a Faenza

Un impulso all'attività di controllo del territorio anche attraverso il coinvolgimento delle vigilanze private chiamate a segnalare ogni eventuale situazione anomala. E' uno dei punti concordati nel corso della riunione che il Prefetto di Ravenna, Bruno Corda, ha presieduto in Comune a Faenza, dopo i recenti attacchi incediari che hanno coinvolto, sia l'abitazione dell'ex sindaco e ora presidente della Provincia, Claudio Casadio, che il portone del Municipio faentino.

Secondo quanto riportato in una nota, nel corso dell'incontro il Prefetto, alla presenza dei rappresentati delle istituzioni, dei gruppi consiliari e delle forze dell'ordine, ha illustrato i dati relativi ai primi quattro mesi dell'anno dai quali è emerso su Faenza "un calo tendenziale e omogeneo dei reati in genere, in particolare di quelli predatori". Per questo motivo "non emergono particolari situazioni di degrado sociale né tanto meno di allarme sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica". Tanto più che "il 13 marzo scorso è stato approvato dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza uno dei progetti specifici sulla videosorveglianza". Tra le iniziative adottate è stata citata pure "securshop" che consente agli esercizi commerciali aderenti "di fruire, in caso di emergenza, del collegamento di allarme-videosorveglianza" con le "centrali operative delle forze dell'ordine".

Infine sarà dato "ulteriore impulso all'attività di controllo del territorio attraverso il rinnovato apporto del protocollo 'Mille occhi sulla citta' che prevede appunto "il coinvolgimento della attività di vigilanza disimpegnare dalle guardie giurate". Sul fronte delle indagini scattate per individuare gli autori del lancio molotov contro l'abitazione di Casadio di venerdì della scorsa settimana e dell'incendio al portone comunale di giovedì scorso, sono già stati sentiti dal Pm Cristina D'Aniello titolare delle indagini sia lo stesso Casadio, la moglie, che fa l'insegnante, e il sindaco della città Giovanni Malpezzi. Al momento non ci sono piste privilegiate né eventuali collegamenti tra i due episodi. Il timore è però che si possa eventualmente ingenerare un effetto emulazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attentati incendiari, aumenteranno i controlli sul territorio. Nessuna pista per Casadio

RavennaToday è in caricamento