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Cronaca Faenza

Attimi di terrore in centro: impugna la pistola e la punta contro gli agenti

I vigili si erano presentati al domicilio della donna per dare seguito a un accertamento sanitario obbligatorio nei confronti della stessa, proposto dai medici dell'Ausl Romagna e disposto dal sindaco

Attimi di terrore venerdì pomeriggio a Faenza, dove una 44enne residente a Forlì, ma domiciliata di fatto in città, ha minacciato una pattuglia della polizia municipale manfreda impugnando una pistola.

I vigili si erano presentati al domicilio della donna per dare seguito a un accertamento sanitario obbligatorio nei confronti della stessa, proposto dai medici dell'Ausl Romagna e disposto dal sindaco di Faenza. La donna, in evidente stato d’alterazione - secondo gli inquirenti per via di un probabile uso di stupefacenti - alla vista delle divise avrebbe impugnato una pistola ad aria compressa che, per la potenza (7,5 j), è comunque classificata come arma minore da sparo, minacciando gli agenti. I componenti della pattuglia sono immediatamente intervenuti bloccandola e disarmandola.

Gli stessi l'hanno poi accompagnata presso le strutture sanitarie competenti e, dopo la sua dimissione, hanno proceduto a denunciarla a piede libero per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. L'arma è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, anche al fine di procedere a prove balistiche per determinare la reale potenzialità offensiva della stessa. L’attività di accompagnamento presso le apposite strutture sanitarie di malati psichiatrici risulta essere uno dei compiti tra i più delicati e pericolosi in carico alla Polizia locale, in quanto i destinatari di tali provvedimenti sono prima di tutto persone malate e bisognose d’aiuto che possono, però, avere reazioni imprevedibili e pericolosissime, sia per la propria che altrui incolumità.

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