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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Una svastica sul cippo dei caduti Francesco Babini e Domenico Caranti

"Condanno fermamente questo vile atto vandalico che offende la dignità di tutti i membri della nostra comunità", ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli

Un nuovo atto vandalico è stato perpetrato ai danni di un cippo in memoria ai caduti per la liberazione dal nazifascismo. Questa volta a essere stata presa di mira è la lapide sita a Giovecca e dedicata ai caduti Francesco Babini e Domenico Caranti. Mercoledì mattina, in occasione dell’ordinaria manutenzione in vista delle celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione, il volontario Primo Cucchi ha scoperto che il cippo era stato tristemente imbrattato con una svastica.

“L'atto vandalico di Giovecca conferma la necessità di proseguire con tenacia nel lavoro sulla cultura della democrazia e della difesa della memoria - questo il commento del consigliere regionale Mirco Bagnari -. Il ricordo di persone vittime della violenza squadrista proprio agli albori del fascismo, nel 1922, ci fa capire l'importanza e l'attualità della difesa della cultura della democrazia e della memoria di quei fatti, affrontando e stroncando sul nascere ogni forma di violenza e di intolleranza. Lo spregevole atto vandalico compiuto non fa altro che rafforzare in noi tutti questa convinzione, spronandoci a lavorare per tutelare e fare conoscere meglio anche alle giovani generazioni i simboli e i luoghi della memoria collettiva e delle radici della democrazia in Bassa Romagna”.

“Condanno fermamente questo vile atto vandalico che offende la dignità di tutti i membri della nostra comunità - ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -. La giunta ha già predisposto un ordine del giorno, che sarà presentato in occasione del prossimo consiglio comunale, per sottolineare la gravità dell'accaduto e per tenere alti i valori che della resistenza e della lotta al nazifascismo. Purtroppo, per la comunità Lughese non è la prima volta che si verificano atti di questo genere. A pochi giorni dalle celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione dobbiamo insistere sulla cultura che mette al centro l'uomo è la democrazia”. “Come consiglio di circoscrizione condanniamo e stigmatizziamo questo gesto codardo, che offende non solo la memoria della Resistenza e dei caduti della nostra comunità, ma anche la dignità umana e civile di chi lo ha perpetrato”, ha commentato Daniele Ferrieri, presidente della circoscrizione di Giovecca, Frascata, Passogatto.

Così il segretario provinciale del PRC, Gianfranco Baldazzi: "Riteniamo che quello di Giovecca, non si possa definire un atto vandalico, ma un atto di quella frange fascistoide che stà sempre più avanzando e prendendo piede anche qui in Italia, quella frange che nel dopo guerra ha più volte cercato di destabilizzare la nostra democrazia ma, grazie alla forte presenza di  componenti politiche democratiche e antifasciste che avevano un grande seguito popolare, non ci sono mai riusciti. Oggi invece grazie al revisionismo storico, all'indebolimento delle componenti politiche di sinistra,  al lassismo di forze politiche che vogliono addirittura cambiare la Costituzione, a chi autorizza manifestazioni di chiara espressione fascista, in contrasto con la nostra Costituzione, ancora in vigore, costoro stanno riemergendo, sfasciando e imbrattando i cippi e le lapidi dei caduti uccisi dalla barbarie fascista, facendo manifestazioni  sfilate, inventandosi giornate dedicate e proiettando film dove si scredita un comandante medaglia d'oro, costoro sono gli eredi del ventennio, con la sottomissione di un popolo, delle leggi razziali, degli eccidi durante la guerra d'Africa, in Grecia, in Albania, nella ex Jugoslavia, e sono pericolosi come allora in quanta sanno parlare alla pancia della gente, specialmente quando ci sono situazioni particolari. Per questo tutte le componenti politiche, istituzionali, le associazioni democratiche che hanno come punto di riferimento l'antifascismo e la difesa del nostro ordinamento Costituzionale, devono fare fronte comune, per contrastarli e contrastare i loro obiettivi, affinchè la nostra Costituzione nata dalla Resistenza venga rispettata e la nostra democrazia rafforzata".

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