Vandalizzata con una scritta oscena la stazione ferroviaria di Alfonsine

Atto vandalico alla stazione ferroviaria di Alfonsine. Il muro è stato infatti imbrattato con una scritta volgare. E non è la prima volta che accade: lo scorso marzo, dopo una segnalazione di Legambiente, alcuni cittadini si erano armati di vernice e pennello e avevano ripulito la sala d'attesa della stazione di Alfonsine, provvedendo a ripristinarne il decoro. L'associazione, lodando il lavoro dei volontari, aveva evidenziato la necessità di promuovere un utilizzo diverso della stazione, in modo che il “controllo sociale” prevenisse ulteriori fenomeni di degrado.

“La stazione di Alfonsine è un luogo in cui ogni giorno transitano centinaia di persone e che deve tornare ad essere vissuto e vivibile - ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna - per questo avevamo segnalato al comune che, anziché le telecamere, la vera alternativa al degrado fosse la presenza delle persone, che sa sole possono fare in modo che gli spazi pubblici continuino ad essere puliti e civili.”

"In altre stazioni comparabili a quella di Alfonsine - chiosa Rambelli - le amministrazioni comunali e gruppi di volontari hanno “arredato” le sale d'attesa con pannelli informativi, foto storiche, informazioni utili a turisti e cittadini su cosa vedere nel centro abitato, la sua storia i suoi servizi,. Una proposta che Legambiente aveva avanzato anche per Alfonsine, suggerendo di trasformare con poca spesa (qualche bacheca e qualche foglio stampato) la sala d'attesa in un punto di informazioni sulla storia di Alfonsine, gli eventi di Casa Monti, il Museo della Resistenza, le attività delle associazioni".

“6 mesi fa ci risposero che avrebbero provveduto ad utilizzare la sala d'attesa per la realizzazione di mostre - ha aggiunto Rambelli - ma finora non si è visto ancora nulla. Se miracolosamente l'atrio sembra ancora in buone condizioni, purtroppo così non si può dire dell'esterno, dove recentemente sono apparse scritte e strani disegni, forse un “autoritratto” di chi ha imbrattato la stazione”. Dato però che un buon esempio vale più di cento lamentele, Legambiente lancia un appello: “Dateci la tinta giusta e provvederemo noi a coprire le scritte sui muri esterni”.