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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca

Alluvione, il portafoglio del commissario straordinario Figliuolo: un miliardo e 28 milioni di euro per il 2023

I due eventi alluvionali, ha rimarcato, sono stati "entrambi straordinari", con precipitazioni da quattro miliardi di metri cubi acqua, considerati "di portata eccezionali se si considera che la regione consuma in un anno 1,4 miliardi di metri cubi d'acqua per uso civile, industriale e irriguo"

Per l'emergenza alluvione, alla struttura commissariale sono affidati un miliardo e 28 milioni per il 2023, 750 milioni per il 2024 e 841 per il 2025. Ma se serviranno ulteriori risorse "chiederemo di integrare". Lo ha detto martedì mattina, durante l'audizione in commissione Ambiente alla Camera, il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, che mette in fila tutti i numeri degli eventi alluvionali di maggio, che hanno colpito un'area "estremamente vasta" toccando sette province, 1.600 chilometri quadri. I due eventi alluvionali, ha rimarcato, sono stati "entrambi straordinari", con precipitazioni da quattro miliardi di metri cubi acqua, considerati "di portata eccezionali se si considera che la regione consuma in un anno 1,4 miliardi di metri cubi d'acqua per uso civile, industriale e irriguo". C'è stata, ha aggiunto, l'esondazione contemporanea di 23 corsi d'acqua che hanno allagato campi e città. Dai dati del report di Ispra e da quanto rappresentato dal presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in audizione il 21 giugno scorso, risulta che ci sono state, oltre alle 17 vittime e i 23.000 sfollati, decine di migliaia di edifici invasi da acqua e fango, migliaia di imprese agricole e produttive colpite, 772 strade interrotte, 1.105 frane in 83 comuni. Anche nelle Marche e in Toscana, ricorda Figliuolo, si contano strade interrotte, allagamenti e danni. 

"Priorità a copertura per interventi urgenti fatti"

Nel lavoro che il commissario straordinario all'emergenza alluvione ha avviato "certamente una priorità dovrà essere data innanzitutto a verificare una ricognizione delle attività svolte in somma urgenza e che necessitano di copertura finanziaria". Contemporaneamente, "si dovranno individuare le attività di ricostruzione, ripristino e riparazione per le più urgenze e necessità legate alla messa in sicurezza risolvendo le principali necessità in tempi brevi" e avviare la ricostruzione pubblica e privata, nel "rispetto e tutela dell'ambiente", ha precisato il commissario. Già dal 12 luglio e con vari incontri, il commissario si è confrontato con la Protezione civile per il passaggio delle consegne. L'esigenza, ha aggiunto Figliuolo, "è delimitare il perimetro dell'emergenza per chiudere quella fase e procedere alla progettazione per una ricostruzione duratura per garantire la sicurezza e ridurre per quanto possibile che eventi del genere si ripresentino".

Gli incontri

Mercoledì Figliuolo sarà a Forlì e l'1 agosto a Bologna: "La presenza fisica è importante però il commissario deve anche altri tipi di attività", ma sul campo "io sarò presente e anche i miei tecnici". "I miei giri non non si fermeranno qui - ha puntualizzato -. Adesso ascolto e porto a casa il lavoro, poi ci saranno dei giri di verifiche e di controllo per capire cosa stiamo facendo". Anche per impostare la ricostruzione "coinvolgeremo il territorio con dei gruppi di lavoro ma anche con esperti, mondo accademico e autorità che devono far parte di questi gruppi". Figliuolo ha ricordato che in Emilia-Romagna c'è il Patto per il lavoro e il clima, "un'attività meritoria: ho avuto il piacere di ascoltarli e sono usciti spunti interessanti per il proseguio del lavoro della struttura commissariale". Del resto, i piani li devono fare i tecnici "coinvolgendo il territorio", ha ribadito Figliuolo, "perchè loro faranno il quadro delle esigenze che non se lo inventa il commissario stando seduto a Roma o andando a incontrare i sindaci". La ricostruzione poi sarà fatta "in maniera scientifica, ma tenendo conto che i vecchi paradigmi potrebbero non essere quelli attuali anche perchè parliamo di fenomeni su cui al momento non c'è neanche la statistica". 

"Moduli semplici per i ristori"

 I ristori per chi ha subìto danni dall'alluvione arriveranno, ha garantito il commissario: sulle procedure "ci stiamo già lavorando, appena avremo la conversione in legge del decreto invieremo, tramite i subcommissari e poi in maniera più diretta ai Comuni, la modulistica la più semplice possibile ma rispettosa di obblighi di legge e della trasparenza" e che assicura garanzie di corretta gestione dei fondi. Bisogna fare in "maniera veloce, ma fare bene, essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno".

"Fondi? Se servirà chiederemo di integrarli"

I ristori a chi ha subito danni dall'alluvione "in questo momento sono legati alle ordinanze di protezione civile" che disciplinano cosa possono avere cittadini e imprese "e ne stiamo facendo una ricognizione". Su questa partita, ha osservato Figliuolo, "si è parlato di fondi in parte corrente ed è chiaro che, ove necessario, potrebbero essere chieste delle integrazioni. Sui fondi in conto capitale. Stiamo valutando la somma urgenza, poi c'è un continuum, lo prevede anche il decreto. Ci sono interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione per urgenti necessità. Questi due interventi li metteremo insieme, li salderemo per fare la messa in sicurezza iniziale del territorio". Sempre sulle risorse anche in conto capitale ha aggiunto il commissario: "E' importante avere contezza del guadro delle esigenze, poi va messo a terra il progetto e poi c'è la spesa e noi, anche in maniera tecnica, dobbiamo essere sicuri, e lo faremo, di avere la capacità di portare a casa i progetti con le opere di messa in sicurezza e di ricostruzione pubblica, privata e dei beni architettonici. Il primo focus va sul dissesto e stiamo già lavorando".

"Fondi per i piccoli comuni"

"La prima cosa che farò non appena avrò accesso alle risorse, e avrò una ricognizione delle richieste, è erogare i fondi partendo dai Comuni più piccoli e più esposti", ha assicurato, toccando uno dei temi più delicati: quello dei municipi, specie i più piccoli, che hanno dovuto anticipare di tasca propria i fondi per i lavori urgenti dopo i disastri del maltempo e che ora rischiano il default, come ribadito lunedì dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. Peraltro, ha aggiunto, "alcuni lavori di somma urgenza devono ancora partire e necessitano i ristori per i Comuni, specie i più piccoli, esposti finanziariamente. Vi posso garantire che stiamo facendo una ricognizione con la Regione Emilia-Romagna e le altre in modo da partire poi subito ad elargire" i fondi per i lavori di somma urgenza.

"Garantire la riapertura delle scuole"

Nel post alluvione servono lavori per mettere al riparo i territori colpiti da nuovi danni per le temute piogge autunnali. Per il post estate, ha detto Figliuolo, "serve un minimo di garanzia: uno dei pensieri primari è l'apertura delle scuole", ricordando che già durante l'emergenza Covid far tornare gli studenti sui banchi era stata una priorità. "L'apertura della scuola è fondamentale per le dinamiche sociali e la vita di tutti", ha aggiunto pensando anche ai "genitori lavoratori": non avere scuole aperte "implicherebbe delle tragedie".

"150mila tonnellate di rifiuti da smaltire entro metà settembre"

Figliuolo ha evidenziato che è in corso un lavoro per definire un piano eccezionale per lo smaltimento, entro metà settembre, delle 150.000 tonnellate di rifiuti derivati dall'alluvione. "Supporterò la regione nella soluzione per gestione dei macerie e dei fanghi". Si tratta di un lavoro "da fare in sinergia con i territori e quindi a breve individuerò nei presidenti di Regione i subcommissari" all'emergenza. In questo lavori di smaltimento di materiali, ha chiarito, "cercheremo di avvalerci del sopporto di tutti quelli che hanno competenze nel settore", per questo saranno avviate collaborazioni con le università, da subito con Bologna e Firenze. Inoltre ci sono dialoghi con le Autorità di bacino e l'Agenzia del demanio. Nella gestione dell'emergenza, ha aggiunto, "lo scopo e "agire in tempi rapidi e ridurre le lungaggini burocratiche ma con la gestione corretta delle risorse". Durante l'audizione il commissario ha aggiunto di "sentire tutta la responsabilità verso queste popolazioni che tanto hanno sofferto" e si dice "convinto che troverò massimo supporto, anche perché senza un lavoro di squadra non si possono perseguire gli obiettivi". (fonte Dire)

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