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Cronaca

"Da Augusto a Giustiniano": ricostruzioni digitali per conoscere Ravenna

Tutto è nato dalla proposta risultata vincitrice nell'ambito di una selezione nazionale indetta dal Miur, per la quale l'Accademia di Belle Arti di Ravenna ha ricevuto un finanziamento per la realizzazione del progetto.

"Un esempio virtuoso di collaborazione" lo ha definito Ouidad Bakkali, assessore all'Istruzione del Comune di Ravenna, ma sicuramente anche "un percorso didattico interattivo, e allo stesso tempo un nuovo allestimento" - dalle parole di Elsa Signorino, assessore alla Cultura - che riveste un grande valore simbolico per il coinvolgimento dell'Accademia di Belle Arti e della Fondazione RavennAntica in un comune intento: offrire una nuova chiave di lettura delle vicende storiche del territorio ravennate, operando una felice fusione di ricerca, mediazione culturale e tecnologia 3D.

Venerdì 10 marzo, alle 18, al Museo Tamo, inaugura così Ravenna da Augusto a Giustiniano. Ricostruzioni digitali per comprendere la città realizzato attraverso un percorso di ricerca e di attività laboratoriale dalla proposta risultata vincitrice nell’ambito di una selezione nazionale indetta dal Miur, per la quale l’Accademia di Belle Arti di Ravenna ha ricevuto un finanziamento.

“Siamo molto felici che la collaborazione intrapresa con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna prosegua con questo progetto di grande interesse - afferma Sergio Fioravanti, direttore di RavennAntica -. Abbiamo in essere anche altre collaborazioni con le istituzioni culturali della città, tra le quali figurano l’Istituto di Studi Musicali Giuseppe Verdi, Soroptimist Club Ravenna e il Circolo degli Attori. L’obiettivo che stiamo perseguendo è rendere il Museo Tamo un luogo dedicato alla scuola e alla formazione, quale centro didattico e laboratoriale rivolto ai ragazzi per favorire la comprensione del mosaico, dell’archeologia e della cultura".

"Tamo è nato proprio con questo intento: non a caso oggi vi si rivolgono oltre 10.000 ragazzi, per il tramite sia della scuola che delle famiglie - prosegue -. L’allestimento, avvalendosi di un apparato tecnologico vicino alla sensibilità dei nostri ragazzi e delle nuove generazioni, rende maggiormente comprensibile ciò che fino a poco tempo fa, con i semplici sistemi audiovisivi, era sicuramente più difficile da trasmettere".

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