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Cronaca

Ausl, ambulatori chiusi nei prefestivi: superate le disparità

Il sindaco de Pascale ha risposto a un'interrogazione sulle difficoltà dei cittadini, in occasione di giornate festive infrasettimanali, nell'accedere ai servizi dei medici di medicina generale

Durante la seduta consiliare di martedì, il sindaco de Pascale ha risposto a un'interrogazione del consigliere Pd Fiorenza Campidelli sulle criticità della Ausl della Romagna, che evidenziava le difficoltà dei cittadini ,in occasione di giornate festive infrasettimanali, di accedere ai servizi dei medici di medicina generale. “In queste circostanze infatti, gli ambulatori osservavano la chiusura anche il giorno che precede la festività. Più volte, per esempio nel periodo di fine anno che è anche un momento di maggior morbilità, i cittadini trovavano gli ambulatori chiusi per più giorni. Erano così costretti a rivolgersi al Pronto soccorso o alla guardia medica, creando un consistente sovraffollamento in questi presidi, con notevole disagio soprattutto per la popolazione più debole come anziani e bambini e con il rischio che ne risentisse anche la qualità del servizio". Nell'interrogazione si chiedeva al sindaco di verificare se ci fosse disparità di comportamento tra i medici di medicina generale di Cesena e Rimini rispetto a quelli di Ravenna e Forlì e di intervenire presso la direzione generale perché tutti gli ambiti aziendali rispettassero quanto previsto dall’accordo nazionale sul tema dei prefestivi infrasettimanali.

“La risposta del Sindaco, tramite la direzione dell’Ausl, conferma che c’è stata una differenza di comportamento frutto di accordi aziendali locali - commenta Campidelli - Ora, con la firma del nuovo accordo per la Romagna valevole per il 2017, si supereranno queste disparità. In particolare nei nuclei di cure primarie, il cittadino potrà trovare assistenza dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30, anche nei giorni prefestivi infrasettimanali. Nel territorio dove non si sono ancora strutturati i nuclei, i medici dovranno conformarsi alle disposizioni dell’accordo nazionale. In particolare, i medici che nella giornata prefestiva fanno ordinariamente ambulatorio al mattino rimarranno operativi. Continueremo a vigilare sulla tutela della salute dei nostri cittadini e sul rispetto degli accordi firmati.”

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