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Ausl Romagna, il direttore Tonini: "Siamo a un punto di svolta"

Dopo gli interventi presentati su Ravenna, entro il mese toccherà a Forli', Cesena e Rimini, con 25 nuovi primari: "una potenzialità di crescita importante che non ha pari in Italia".

"Siamo a un punto di svolta". Il direttore generale dell''Ausl Romagna, Marcello Tonini, traccia un primo bilancio a oltre un anno dal suo insediamento, affidandosi a una metafora calcistica. Se nel primo tempo "ci siamo concentrati ad apprendere, con una ricognizione di tutti gli elementi, in particolare quelli critici", nel secondo tempo si passa "all'azione" con la definizione del "modulo di gioco per tutti i territori".

Due i suoi "elementi essenziali": una "grande attenzione ai professionisti", come i tre primari su Ravenna, garantendo le "condizioni per lavorate al meglio"; ed interventi strutturali e tecnologici. "Abbiamo un buon livello di assistenza sanitaria e di strutture ospedaliere, ma occorre intervenire". Da questo punto di vista "vedremo l'evoluzione del dibattito sul nuovo ospedale di Cesena".

Senza dimenticare l'assistenza territoriale con la "sfida importante" delle case della salute. L'obiettivo è infatti specializzare l'ospedale per le problematiche acute e il territorio per la cronicità. Per farlo, ha evidenziato Tonini, occorre "coinvolgere e responsabilizzare chi lavora sul territorio. Ci dobbiamo passare la palla" puntando su "armonia, correttezza, equilibrio e collaborazione". Dopo gli interventi presentati su Ravenna, entro il mese toccherà a Forli', Cesena e Rimini, con 25 nuovi primari: "una potenzialità di crescita importante che non ha pari in Italia". 

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