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Cronaca

Ausl, "Straordinari non pagati": la Uil pronta a rivolgersi al Giudice del Lavoro

La Uil Fpl annuncia per le prossime settimane "azioni a sostegno della garanzia del diritto del lavoratore di scegliere se il lavoro straordinario deve essere pagato o recuperato"

"Centinaia di lavoratori" dell'Ausl Romagna "hanno effettuato migliaia di ore di straordinario da settembre senza percepire alcuna retribuzione per il lavoro svolto". E' quanto denuncia la Uil Fpl, che annuncia per le prossime settimane "azioni a sostegno della garanzia del diritto del lavoratore di scegliere se il lavoro straordinario deve essere pagato o recuperato". Secondo quanto riporta il sindacato, "la situazione dello straordinario all’Ausl della Romagna ha raggiunto livelli inaccettabili". 

"Se da un lato infatti ai dipendenti continuano a venire richieste centinaia e centinaia di ore di straordinario dall’altro lato l’Azienda continua non solo a negare il pagamento del lavoro effettuato dai propri dipendenti, ma pretenderebbero di fare recuperare le migliaia di ore maturate entro l’anno solare di maturazione - illustrano dalla Uil Fpl -. Il tutto con dotazioni organiche che scontano ancora oggi situazioni inaccettabili con contratti a termine che non vedranno il rinnovo e nuovi inserimenti che prevedranno un affiancamento da parte degli operatori già presenti in turno con aggravio ulteriore di ore che verranno richieste oltre l’orario contrattuale dovut".

La Uil Fpl ricorda di aver "più volte intrapreso iniziative a sostegno del dovuto riconoscimento del lavoro straordinario di lavoratori che quotidianamente garantiscono assistenza a oltre un milione di cittadini e che operano all’interno di una Azienda che per dimensioni e complessità è la più rilevante del nostro contesto Nazionale e che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere all’avanguardia nel panorama Italiano mentre, al contrario, sconta una visione di vertici molto spesso prossima alle ambizioni di una piccola Azienda a conduzione familiare". Il sindacato annuncia che "nelle prossime settimane azioni a sostegno della garanzia del diritto del Lavoratore di scegliere se il lavoro straordinario deve essere pagato o recuperato; una scelta questa che spetta a chi la prestazione la eroga e non a chi la prestazione la richiede".

"Ad ogni prestazione lavorativa corrisponde una retribuzione, questo concetto dovrebbe essere ben noto a quei dirigenti che sempre più spesso chiedono e non danno, pretendono e non riconoscono visto che centinaia di lavoratori hanno effettuato migliaia di ore di straordinario da settembre ad oggi senza percepire alcuna retribuzione per il lavoro svolto e, cosa ancora più sgradevole, senza che l’Azienda abbia mai inviato alcuna comunicazione al personale dipendente - viene aggiunto -. Se le prossime iniziative non saranno sufficienti, ci rivolgeremo, come in altre circostanze avvenuto, al Giudice del Lavoro per avere quel dovuto riconoscimento che dovrebbe essere, anzi ricordiamo alla Ausl è, alla base di un rapporto tra datore di lavoro e lavoratore incentrato sul rispetto e non su una miope, inutile, anzi dannosa, burocrazia. Stiamo parlando di migliaia di ore di lavoro e di centinaia di lavoratori, ma forse neanche l’Ausl oggi è in grado di quantificare il debito che ha accumulato nei confronti dei propri dipendenti.  Se così fosse la gravità della situazione è ben più rilevante di una prossima vertenza sindacale".

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