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Ausl unica, i sindacati incontrano la conferenza socio-sanitaria

Si è svolto lunedì l'incontro tra CGIL CISL UIL di Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini ed i rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria della Romagna. Il confronto ha consentito di individuare i temi prioritari

Si è svolto lunedì l'incontro tra CGIL CISL UIL di Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini ed i rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria della Romagna. Il confronto ha consentito di individuare i temi prioritari da approfondire e condividere in via preliminare, per realizzare una piena coerenza fra i principi sanciti dal protocollo di intenti che ha portato alla nascita dell'AUSL della Romagna ed i contenuti del futuro Atto Aziendale che definirà la struttura e l'organizzazione della nuova azienda sanitaria.

In particolare si è convenuto di sviluppare il tema del nuovo ruolo dei Distretti Sanitari, che dovranno essere rafforzati in termini, economici, di responsabilità, governo ed erogazione dei servizi sul territorio, per mantenere un forte collegamento con le istanze locali, garantendo ai cittadini della Romagna l'intera gamma delle prestazioni necessarie, in sinergia con quelle offerte dalla rete ospedaliera ed in integrazione con i servizi socio sanitari.

La dimensione dell'Azienda della Romagna rende infatti imprescindibile una maggiore autonomia programmatoria e gestionale dei Distretti, unico ambito in grado di garantire un ruolo forte delle comunità locali e reali processi di partecipazione volti ad assicurare servizi più vicini ai cittadini.

Successivi temi poi oggetto di confronto saranno la valutazione delle linee di sviluppo della rete ospedaliera, dell’implementazione delle strutture di prossimità per l’erogazione delle prestazioni non di livello ospedaliero e la verifica delle risorse economiche e professionali attribuite dalla Regione, in coerenza con quanto convenuto e definito nella Legge Regionale istitutiva dell'AUSL Romagna.

Scrivono i sindacati: "Non vi è dubbio che criteri ed assetti organizzativi siano urgenti ma la prematura conclusione della Legislatura Regionale, con le dimissioni del Presidente Errani, porterà ad un periodo di “normale amministrazione” a livello regionale ma l’assetto dell’Azienda sanitaria più grande e complessa della Regione pensiamo debba avere un interlocutore istituzionale forte, sia in Romagna che in Regione. Infine l'incontro odierno si è anche soffermato sui contenuti della delibera del Direttore Generale, con la quale sono state individuate funzioni di coordinamento. Su sollecitazione nostra, i rappresentanti della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria hanno confermato che si tratta di funzioni transitorie necessarie a ricondurre ad unitarietà le attività dei dipartimenti ancora organizzati sulla base delle preesistenti quattro Aziende e per questa ragione si tratta di incarichi a tempo determinato che non hanno ricadute di bilancio, né prefigurano la futura organizzazione aziendale"

I sindacati hanno ribadito che oltre a non avere ricadute sul bilancio la temporanea riorganizzazione della “Direzione Strategica” non può avere ricadute sul valore degli incarichi e quindi sui fondi contrattuali. Su questo percorso CGIL CISL UIL e Conferenza Socio Sanitaria della Romagna si sono impegnate a predisporre dei documenti di lavoro articolati che costituiranno la base del confronto che proseguirà, a partire dal mese di agosto, al fine di accompagnare la predisposizione dell'Atto Aziendale.

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