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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ausl Unica, ora la Regione sta predisponendo il progetto di legge

A grandi passi verso l'Ausl unica. A comunicarlo sono il direttore generale dell'Ausl di Ravenna, Andrea Des Dorides, che è intervenuto giovedì pomeriggio in consiglio comunale con il sindaco, Fabrizio Matteucci, e il presidente della Provincia, Claudio Casadio

A grandi passi verso l'Ausl unica. A comunicarlo sono il direttore generale dell'Ausl di Ravenna, Andrea Des Dorides, che è intervenuto giovedì pomeriggio in consiglio comunale con il sindaco, Fabrizio Matteucci, e il presidente della Provincia, Claudio Casadio. La Regione ha comunicato, che dopo la condivisione da parte delle conferenze socio sanitarie del documento sull'unificazione delle 4 aziende, ora parte una fase in cui a Bologna un gruppo tecnico, composto  dall'assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, dalla direzione generale della Regione e dalle direzioni delle quattro aziende romagnole, predisporrà un disegno di legge ad hoc.

La funzione della legge regionale, ha spiegato Des Dorides, è quella di delineare i confini per costruire un piano industriale dell'Ausl unica. Una volta arrivata la legge si potrà  la programmazione del Pal 2014, e per gli anni seguenti, con la costituzione del nuovo atto aziendale. Intanto le 4 aziende stanno lavorando sulla razionalizzazione delle risorse e sulla ricognizione delle proprie peculiarità. Per ora è troppo presto per fare ragionamenti sulla rete ospedaliera.

Il direttore generale sottolinea che il modello si basa sul potenziamento della sanità territoriale, con specializzazioni e tecnologie sempre più avanzate negli ospedali. Andranno potenziati i sistemi di cure primarie, medici di medicina generale, case della salute, ambulatori, assistenza domiciliare, dimissioni protette, socio-sanitario.Nella seduta il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi tranne Federazione della sinistra (che poi si è astenuta, mentre gli altri hanno votato a favore) che “impegna il sindaco ad evidenziare e sostenere in sede di Conferenza territoriale sociale e sanitaria la necessità di affrontare il percorso di transizione per la costituzione dell’Asl unica della Romagna con la preventiva presentazione di un piano industriale che meglio dettagli la distribuzione sul territorio dei servizi clinici ed amministrativi a salvaguardia dei livelli di qualità raggiunti nella tutela della salute dei cittadini di Ravenna, in un costante e puntuale coinvolgimento del consiglio comunale per l’elaborazione dei contenuti e nei processi decisionali del percorso”.

Diego Rubboli (Federazione della sinistra) ha motivato l’astensione dicendo di condividere la richiesta che viene fatta al sindaco ma di non essere d’accordo sulle affermazioni che la precedono, cioè che “l’Ausl unica sia lo strumento adatto a risolvere tutti i problemi della sanità del nostro territorio”. La votazione è stata preceduta dalla presentazione di un documento (allegato) della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Ravenna sul tema della Ausl unica della Romagna, con interventi del sindaco Fabrizio Matteucci, del presidente della Provincia Claudio Casadio e del direttore generale dell’Ausl Andrea Des Dorides.

Il sindaco, che ha aperto e chiuso il dibattito, ha detto di ritenere “che gli obiettivi dell’azienda unica siano molteplici” e che è evidente che “si tratta di una sfida difficile, ma alla quale non possiamo sottrarci; da un lato dovremo garantire la più alta qualità possibile dei servizi, dall’altro razionalizzare e ridurre le spese amministrative e organizzative, perché non possiamo nasconderci il fatto che anche in questo come in altri settori siamo chiamati a fare bene con meno. Credo che dovremo cercare di conciliare l’ottica di area vasta con l’attenzione ai bisogni della popolazione del nostro territorio, cercando un equilibrio virtuoso tra facilità di accesso e qualità dei servizi. In questo senso, ad esempio, abbiamo già espresso un’assoluta eccellenza con la realizzazione del coordinamento unico del 118. E’ evidente, per quello che riguarda i servizi più utilizzati dai cittadini, che dovremo avere attenzione al nostro ospedale tanto quanto alla nostra rete territoriale.
Credo che il consiglio comunale dovrà seguire da protagonista tutti i passaggi della nascita dell’azienda unica e sottolineo il mio impegno, quello dell’assessore Piaia e della presidente del consiglio comunale a tradurre concretamente quanto sollecitato dall’ordine del giorno”.

Il presidente della Provincia Claudio Casadio ha a sua volta sottolineato l’importanza della partecipazione dei consigli comunali al percorso; ha affermato che sostanzialmente il nostro è un buon sistema sanitario, in quanto ha saputo coniugare due concetti fondamentali, quello della prossimità e quello della qualità, e che con la creazione della azienda unica potrà puntare ad un livello ulteriore di qualità dei servizi. Ciò sarà possibile, è stato il ragionamento di Casadio, perché si potrà fare affidamento sulla necessaria ‘massa critica’, cioè su un bacino di utenza che solo la Romagna unita può offrire, e che è prerequisito fondamentale per dotarsi e poter sostenere eccellenze cosiddette di terzo livello. “E’ un percorso – ha sottolineato Casadio – che non stiamo subendo, ma che abbiamo chiesto noi alla Regione di mettere in campo”.

Il direttore generale dell’Ausl Andrea Des Dorides ha ribadito che si sta affrontando una grave crisi ma che nel farlo si cerca individuare un nuovo modello strategico, che dia risposte adeguate alle necessità dei cittadini e ai cambiamenti che sono intervenuti negli ultimi vent’anni. Sarà fondamentale – ha precisato Des Dorides – individuare e non superare il confine tra accentramento del servizio e disagio per il cittadini. Il direttore generale dell’Ausl ha inoltre riferito che la Regione ha annunciato che, preso atto della condivisione del documento delle conferenze territoriali sociali e sanitarie per l’avvio del percorso di unione delle quattro aziende, predisporrà un disegno di legge, attraverso un gruppo tecnico composto dall’assessore regionale, dalla direzione sanitaria regionale e dalle quattro Ausl romagnole.

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