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Cronaca Lugo

Bac non fallisce: il suo fiuto fa scovare un vero e proprio laboratorio di marijuana

Quando Bac, il labrador anti-droga, lo ha avvicinato, ha capito che c’era qualcosa che non andava. E così lo ha ‘segnalato’ con una certa insistenza ai finanzieri di Lugo, coadiuvati appunto da una pattuglia cinofila del Gruppo di Ravenna.

Quando Bac, il labrador anti-droga, lo ha avvicinato, ha capito che c’era qualcosa che non andava. E così lo ha ‘segnalato’ con una certa insistenza ai finanzieri di Lugo, coadiuvati appunto da una pattuglia cinofila del Gruppo di Ravenna. Vista l’agitazione del cane, alla quale corrispondeva un’altrettanta agitazione dell’uomo, un lughese, che era in compagnia di un’amico, i militari delle Fiamme Gialle hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare.

In casa, subito la prima sorpresa: un intenso odore proveniva dal 1° piano. Poi la scoperta: i finanzieri si sono trovati di fronte ad un vero e proprio impianto per la produzione di marijuana. Il marchingegno era stato costruito, artigianalmente, ma con abilità e precisione: tubi in Pvc preforati per alloggiare le piante di canapa indiana; temporizzatore di irrigazione e riciclo delle acque arricchite sapientemente con concimi di vario tipo; sistema di aerazione della “camera buia” e di illuminazione con specifiche lampade per creare l’effetto “sole”. Le piante di marijuana suddivise, rigorosamente, per varietà e per stadio di crescita: dalle piccole talee agli arbusti cresciuti e dotati dell’infiorescenza resinosa, pronta per l’essiccazione. Nella stessa stanza-impianto, sono stati rinvenuti numerosi appunti con le istruzioni per il dosaggio dei concimi, e promemoria settimanali con i tempi di irrigazione giornaliera.

L’altra metà della veranda era stata concepita per l’essiccazione: presentava una struttura in metallo tipo armadio, coperta da un telo in plastica trasparente, sotto il quale erano appese le piante già recise. 

La perquisizione dei locali effettuata dalle Fiamme Gialle, ha consentito di sequestrare: l’intero impianto “idroponico” utilizzato per la produzione di marijuana; circa 7 etti di marijuana già essiccata o pronta per l’essiccazione; 4,7 grammi di hashish; 43 piante di marijuana di vario tipo e di varie altezze.

Il lughese M.M. di 43 anni, responsabile della produzione di sostanza stupefacente è stato tratto in arresto dai finanzieri di Lugo e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed in attesa del processo per direttissima programmato in data odierna.

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