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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Banda larga, si amplia la copertura per le aree produttive del forese

Lo annuncia l’assessore allo Sviluppo economico e a Ravenna digitale Massimo Cameliani

“Con la promozione dei quattro progetti del Comune candidati al bando regionale per la posa di reti pubbliche in fibra ottica nelle cosiddette ‘aree bianche’, si amplia notevolmente la presenza della banda larga nelle aree produttive del forese”. Lo annuncia l’assessore allo Sviluppo economico e a Ravenna digitale Massimo Cameliani. "Raggiungiamo così - continua - un obiettivo fondamentale per la nostra amministrazione comunale, sensibile alle esigenze delle imprese del nostro vastissimo forese e impegnata nella realizzazione dell’Agenda Digitale europea che chiede di estendere entro il 2020 a tutto il territorio la copertura della banda ultra larga. Inoltre le nuove reti potranno essere utilizzate anche per scopi pubblici, ad esempio a servizio di scuole e biblioteche”.

Le ‘aree bianche’ sono le zone produttive non ancora raggiunte dalla banda larga e ultra larga. Il Comune ha candidato al bando regionale per la posa delle reti in fibra ottica in tali aree le zone di Savio, San Zaccaria, San Pietro in Vincoli e Piangipane (il bando è stato redatto ai sensi dell’Azione 2.1.1 del Por Fesr Emilia Romagna 2014/2020). E la Regione le ha ammesse tutte e quattro alla realizzazione dell’intervento, che avverrà con fondi statali e regionali.

"I ponti radio che sono invece stati installati in primavera grazie a Regione, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - ricorda Cameliani - coprono tra l’altro le zone produttive di Mezzano e Roncalceci, mentre per quanto riguarda Sant’Alberto la stiamo infrastrutturando con un progetto già finanziato dal Comune. Ecco che così arriviamo a coprire nel forese pressoché tutte le aree produttive ‘bianche’ pubbliche e miste pubblico/privato”.

Il Comune ha candidato al bando regionale per la posa delle reti in fibra ottica aree sulle quali gli operatori di telecomunicazione avevano deciso di non investire e classificate come produttive dagli strumenti urbanistici; e ha deciso di candidare aree sia pubbliche che miste pubblico/private, per attrezzarle al meglio anche dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche. "Colgo l’occasione - conclude Cameliani - per ricordare che a seguito della installazione dei ponti radio le richieste di contratti dei cittadini sono state talmente numerose che gli operatori di telecomunicazione hanno chiesto e ottenuto da Lepida il potenziamento della connettività a disposizione sui tralicci".

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