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Cronaca

Il bar del Tribunale porta in aula l'assessore e chiede 15mila euro: "Ci ha diffamato in consiglio comunale"

Si è svolta martedì la prima udienza dopo che Valeria De Caro, che gestisce il 'D&D cafè' situato all'interno del Palazzo di Giustizia ravennate, nei mesi scorsi ha sporto denuncia per diffamazione aggravata nei confronti dell'assessore Federica Del Conte

Continua la "guerra" tra il bar del Tribunale e il Comune di Ravenna. Si è svolta martedì la prima udienza dopo che Valeria De Caro, che gestisce il 'D&D cafè' situato all'interno del Palazzo di Giustizia ravennate, nei mesi scorsi ha sporto denuncia per diffamazione aggravata nei confronti dell'assessore Federica Del Conte.

Ma andiamo con ordine: a novembre i gestori del bar, Valeria e il compagno Giovanni Dibello, tramite un articolo di RavennaToday avevano annunciato di essere ritrovati costretti a chiudere il locale a causa dei tanti clienti persi per via del Covid (e della conseguente riduzione delle udienze) e per via degli affitti sospesi nel periodo della pandemia, per un totale di 40mila euro, da pagare al Comune entro marzo 2022. Il caso era arrivato anche in Consiglio comunale in un'interrogazione di Giacomo Ercolani, consigliere della Lega.

La risposta dell'assessore con deleghe al patrimonio e all'urbanistica Federica Del Conte, però, aveva fatto andare su tutte le furie i gestori del bar. "Già da prima del Covid si erano manifestate le prime situazione debitorie, che si sono protratte durante il periodo Covid ma anche alla ripresa e alla riapertura e che hanno portato a un mancato pagamento del canone pari quasi a 70mila euro", aveva detto l'assessore durante la seduta di consiglio comunale. "La mia cliente si è sentita diffamata per essere stata definita come debitrice anche prima del periodo di emergenza sanitaria - spiega l'avvocato della barista, Nicola Montefiori - Qualche fornitore del bar ha mostrato perplessità nei confronti della capacità della barista di rispettare gli impegni e suo figlio è stato beffeggiato dai propri compagni".

È stato quindi presentato un ricorso immediato al Giudice di Pace penale e nell'udienza di martedì il giudice Anna Maria Venturelli ha calendarizzato le udienze fissando la prossima al 27 settembre, ammettendo i teste di accusa e difesa e il video della seduta del consiglio comunale con le parole dell'assessore portato come prova dall'accusa. La barista ha chiesto un risarcimento al danno non inferiore ai 15mila euro.

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