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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Russi

Si dissociò dalla protesta 'Io apro', ora la barista è disperata: "Devo sopravvivere, sono piena di debiti"

In un primo momento aveva deciso di fare proprio la stessa cosa: riaprire il suo bar, anche se in zona rossa. Poi però è tornata sui propri passi, per evitare multe o revoche di licenza

Lo scorso 15 gennaio si era schierata contro la protesta dei colleghi, che stremati dalla crisi e dalle chiusure imposte per il contenimento del Covid avevano deciso di riaprire tutto a partire dal 15 gennaio (con l'hashtag #ioApro1501). Ora però, a distanza di meno di tre mesi, ha cambiato idea. In un primo momento aveva infatti deciso di fare proprio la stessa cosa dei suoi colleghi: riaprire il suo bar, anche se in zona rossa - aveva anche già annunciato l'iniziativa di protesta su Facebook. Poi però è tornata sui propri passi, per evitare multe o revoche di licenza, che in questo momento sarebbero un po' il 'colpo di grazia'.

"E' un anno che rispetto tutte le regole che mi hanno imposto. Non è cambiato nulla e ora non ho più soldi per poter sopravvivere - si sfoga Lucia D'Errico, titolare del 'Tre Emme Cafè' di Godo di Russi - Vedo parchi pieni e gente ammassata ovunque. Poi non ha senso: si può andare in vacanza all'estero, si potrà anche bere un caffè distanzati al bar. Credo che bere un caffè al bar o due metri più avanti come avviene ora non cambi nulla".

L'imprenditrice si è anche rivolta al sindaco di Russi Valentina Palli, scrivendole: "Per tutta la vita ho sognato di avere il mio bar, e con anni di sudore e sacrifici sono riuscita a realizzare questo sogno - scrive la barista - A ottobre 2019 ho inaugurato il Tre Emme Cafè, tre emme come Mattia, Martina e Manuela: i miei figli, chiusi in casa ,senza scuola ,senza sport, senza amici da ormai un anno. Io le regole le ho empre rispettate rigorosamente, anche se qualcuna mi sembrava folle. Pago 700 euro di affitto del bar senza contare bollette, dipendente, fornitori, contributi e tasse. In più ho una casa dove pago il mutuo, le bollette e ho tre figli da mantenere. La mia unica fortuna in questo momento è il lavoro di mio marito, che fa il camionista. Purtroppo, dopo un anno senza aiuti e senza nessun cambiamento, io non so più come fare... Non ho piu nemmeno i soldi per prendere una pizza il sabato sera, mi sto riempiendo di debiti senza sapere se riuscirò mai a pagarli. Questa situazione non è più sostenibile. Ogni giorno mi sveglio sperando che qualcosa cambi, ma non è così".

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